Dorme in auto e rimane paralizzato
di Ubaldo Vallini

Per evitare di incappare in un incidente o rimetterci la patente, dopo la festa un 23enne di Barghe ha deciso di dormire in auto. Da non credere quel che gli è successo



Dopo la sbronza decide di dormire nella sua auto, ma si risveglia paralizzato.
Incredibile disavventura quella di cui è rimasto vittima un operaio 23 enne di Barghe che aveva deciso di trascorrere un venerdì sera di baldoria alla festa “Punto e a capo”, che ha avuto luogo lo scorso fine settimana al Parco Rinascita di Odolo.

Una manifestazione che ha coinvolto giovani a migliaia.
Tanta musica dal vivo, ma anche gastronomia, bibite ed alcolici, abbastanza da fare una grande sbronza.
E se non hai l’amico sobrio che ti riporta a casa cosa fai? Per non rischiare mesi e mesi senza patente, oltre che la vita schiantandoti alla prima curva, rimani a dormire in auto.

Così ha fatto il 23 enne di Barghe: lui davanti con la testa appoggiata al volante, due amiche si sono invece accomodate sul sedile posteriore.
Questa almeno la ricostruzione del giorno dopo.

Al mattino le due ragazze si sono svegliate ed hanno cercato di risvegliare il loro accompagnatore chiedendogli di riportarle a casa.
Lui però a quel punto non riusciva più a muoversi.

“Ischemia del midollo spinale” avrebbero spiegato al Civile di Brescia, dove lo sfortunato ragazzo è stato ricoverato dopo l’intervento dei volontari di Pronto Emergenza allertati dal 118.
A ridurlo in quello stato la posizione innaturale assunta nella notte, che avrebbe dovuto causargli dolori fortissimi obbligandolo a cambiare assetto.

Purtroppo però i ricettori
neurali erano sotto l’effetto ingannevole dell’alcol.
La notizia, fra l’incredulità di molti, si è diffusa di paese in paese, destando viva impressione per la sua drammaticità.

Soprattutto a Barghe
, dove vivono il papà, la mamma ed il fratellino del giovane rimasto paralizzato, si teme in modo definitivo: «E’ terribile, bisogna che troviamo il modo di fare qualche cosa perché i nostri giovani smettano di distruggersi a quel modo – ha commentato il sindaco Gianbattista Guerra, che ieri ha convocato una seduta straordinaria della Giunta per parlarne -. Nessuno dovrebbe sentirsi escluso o immune da tragedie come questa, troppe volte invece ci si gira dall’altra parte, convinti che tocchi sempre a qualcun altro».