Emozionarsi con Vasco Brondi
di Davide Vedovelli

Siamo stati a vedere "Le Luci della centrale elettrica”.  A Cascina San Giacomo una bella esibizione di Vasco Brondi e band


Parafrasando una delle prime canzoni di Vasco Brondi, alias “Le luci della centrale elettrica”, che si è esibito in concerto giovedì sera nella splendida cornice della Cascina San Giacomo di Rezzato, riporto alcune impressioni sulla bella esibizione di un giovane talentuoso.

Partiamo dalle emozioni: concerto di forte impatto emotivo che ha riversato sul pubblico presente una buona dose di energia e di suono.
Dagli esordi, quando cantava malaccio e suonava forse peggio di strada ne ha fatta tanta.

Gran lavoro fatto anche dai musicisti che si è scelto per questo progetto, e anche qui è segno di intelligenza e maturità farsi affiancare da compagni di viaggio di alto livello. Una su tutte, ma qui sono di parte, è Daniela Savoldi, la violoncellista per eccellenza dell'indie-rock italiano, che con colpi di archetto sa dare il giusto tono e la giusta atmosfera alle canzoni.

Testi molto personali che raccontano storie di periferie urbane e periferie dell'anima, dove i colori predominanti sono il grigio e le luci al neon lampeggianti.
Storie che raccontano e comunicano un disagio, che immagino sia più invenzione letteraria che storia personale dell'autore.

L'unica perplessità su questo progetto è proprio questa però.
Se ascoltiamo Lindo Ferretti con i CCCP non ho nessun dubbio che il disagio esistenziale e il disadattamento al tessuto sociale sia ciò che Lindo Ferretti viveva sulla propria pelle.
Quando queste sensazioni vengono cantate da Vasco Brondi, classe 1984, il dubbio che a volte ci sia un pizzico di furbizia per strizzare l'occhio ad un pubblico che vuole sentirsi dire queste cose mi viene.

Per capirci: non mi fa arrabbiare il disagio vero, mi fa invece storcere il naso quello costruito ad arte.
Anche qui però va dato merito che dal primo disco a quest'ultimo è migliorato molto l'approccio alla scrittura e anche questa vena “psico depressa” lascia il posto ad un po' di dolcezza e prospettive per il futuro.
Questo però è solo ciò mi arriva a livello emotivo; sarei curioso di parlarne con lui, e non escludo che prima o poi un'intervista la realizzeremo.

Concerto però che valeva decisamente la pena di essere visto
ed ascoltato di cuore e di pancia.
Ottimo anche la resa acustica e gli effetti luci, la cornice di Cascina San Giacomo a dir poco meravigliosa.

Stesso posto e stessa ora, ma giovedì 3 luglio
, salirà sul palco Joe Satriani, leggendario chitarrista rock. Con il suo World Tour 2014 e grazie a Cipiesse farà tappa a Rezzato.
Tutti i concerti si terranno anche in caso di pioggia. Info su www.cipiesse-bs.it