La macchina a vapore dell'Ipsia di Lumezzane
di Andrea Alesci

Anche quest'anno sotto la guida del professor Vincenzo Antedoro una classe V dell'istituto valgobbino ha portato come lavoro di tesi un progetto concreto 


Il consueto progetto di fine corso dell'Istituto "Primo Levi" nel suo distaccamento all'Ipsia di Lumezzane è quest'anno è consistito nelle realizzazione di una macchina a vapore a stantuffo. 

Un progetto condotto come sempre dal professor Vincenzo Antedoro insieme agli alunni della classe V e ispirato da un vecchio libro di educazione tecnica tedesco degli anni '60.

"Il libro proponeva questo progetto senza però fornire gli esecutivi - ci spiega proprio il professor Antedoro -. Pertanto, per prima cosa abbiamo dovuto realizzare i disegni esecutivi cercando di 'piegare' il progetto in base alle macchine utensili e al materiale a nostra disposizione.

In pratica, si è trattato di ricostruire il motore di una locomotiva a vapore con la sua caldaia, che nel nostro caso è stato fatto riciclando la caldaia di una caffettiera elettrica in disuso il cilindro e lo stantuffo e i vari ausiliari".

Una classe poco numerosa ma operosa la V dell'Ipsia lumezzanese, composta da Benjamni Asamoah , Stephen Asamoah, Ali Farhan, D. Boselli, Thomas Milesi; una squadra coordinata dal professor Vincenzo Antedoro e avvalsasi della preziosa collaborazione del professor Arcolia.

"È a tutti noto - continua il prof. Antedoro - che la macchina a vapore come da noi realizzata è stata il motore della prima rivoluzione industriale. Questo e altri progetti saranno presentati a una mini fiera Maker Faire che si pensa di organizzare a Brescia nel mese di ottobre e nel corso della quale saranno coinvolte tutte le scuole, le organizzazioni e i singoli che in provincia si interessano di nuovo artigianato o artigianato digitale.
 
Inoltre, già quest'anno abbiamo sondato la possibilità di autocostruirci una stampante 3D. Grazie alla rete è possibile costruirsi una stampante 3D da scrivania, usufruendo dell'esperienza dei primi pionieri di questa tecnologia che hanno condiviso il progetto, uno strumento che è già presente sotto forma di macchinario industriale in alcune realtà aziendali lumezzanesi.

La classe V IPSIA passa quindi il testimone alle classi successive con un progetto già abbastanza delineato".