Adescava minorenni su facebook: in carcere 35enne di Sarezzo
di Redazione

Un saretino condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere dopo le indagini iniziate nell'ottobre 2012 da carabinieri di Gardone, che hanno evitato ad altri minori di divenirne vittime


È un 35enne di Sarezzo l'uomo arrestato dalla compagnia dei carabinieri di Gardone Val Trompia al termine di una lunga e articolata indagine coordinata dal Sostituto procuratore della Repubblica, dott.ssa Isabella Samek Lodovici.

L'uomo è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di pedofilia, prostituzione minorile, atti sessuali con minorenni e detenzione di materiale pedopornografico.

I fatti: nel mese di ottobre 2012 la mamma di un 15enne triumplino notò delle strane conversazioni a sfondo sessuale in facebook tra il figlio e un ragazzo maggiorenne. Allarmata, la donna si rivolse ai Carabinieri della stazione di Gardone Val Trompia, che diede inizio ale indagini.

Analizzando i dati del computer del figlio i miitari hanno ricostruito una vasta rete di minori coinvolti nella triste vicenda, tutti adescati dal 35enne saretino, che utilizzando il profilo facebook fittizio di una ragazza coetanea delle vittime carpiva loro confidenze e particolari intimi per poi poter portare a segno i propri scopi criminosi.

L’uomo, terminata la fase di studio delle vittime, li ricontattava con il proprio profilo facebook e facendo leva su quanto scoperto li convinceva ad accettare incontri in cambio di soldi o piccoli regali come ricariche telefoniche o sigarette.

Gli appuntamenti avvenivano in diveri parchi o parcheggi della Valtrompia, dove il condannato riusciva a consumare i rapporti sessuali mercanteggiati via internet.

Vista la gravità dei fatti accertati e l’assenza di freni inibitori delle pulsioni sessuali dimostrata dalle pressanti e continue richieste di prestazioni sessuali rivolte alle vittime, il Pubblico Ministero ha richiesto per l’uomo la misura della custodia cautelare in carcere, subito concessa.

Un arresto avvenuto ancora nel dicembre 2012, quindi la perquisizione dell'abitazione con la quale i carabinieri hanno rinvenuto numeroso materiale pedopornografico e il computer utilizzato per adescare i giovani via web.

Nonostante l’arresto, i militari hanno continuato le indagini al fine di delineare il profilo del pedofilo e grazie al computer sequestrato sono riusciti a ricostruire tutta la vicenda, individuando cinque adolescenti di età compresa fra i 13 e i 16 anni, tutti residenti in Valtrompia..

Tutte vittime di abusi sessuali e decine di altri minori contattati e schedati dall’uomo, ragazzi che grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri hanno evitato di cadere nelle mani del malintenzionato e di diventare possibili future vittime.

Dopo il massimo riserbo sull’operato, ora l’epilogo della vicenda con la condanna dell’uomo, al quale è anche stato fatto divieto per il futuro, di avvicinarsi a scuole e parchi per evitare qualsiasi contatto con i minorenni.