La potenza della ciliegia
di Itu

C'è un frutto che lega strettamente bambini e adulti nel mondo delle favole e dei desideri, è la ciliegia. La primavera non è primavera se non trova energie per farsi riconoscere



Per un paio d'anni il ciliegio del giardino si è fermato, l'imponenza indisciplinata dei suoi rami ha fatto ombra ma di frutti non ne abbiamo visti: colpa degli uccelli ingordi, dello sbaglio di giornate troppo esposte alle escursioni termiche, di uno sprofondamento naturale del  terreno che forse fa soffrire le radici.
Non so, ma ha fatto sentire a tutti noi un vuoto doloroso e traditore, mi sono perfino rifiutata di comprare un cestino riparatore al supermercato saltando dall'acquisto delle arance alle prime pesche e meloni.

Quest'anno la fioritura è stata tempestosa, struggente e calma nel passare allo scartocciamento delle foglie.

Quando si sono visti i primi rigonfiamenti verdi abbiamo guardato il cielo e più che una tardiva gelata, abbiamo temuto gli uccelli, più ancora quel nulla atmosferico che decide la sorte della ciliegia.

Troppa acqua, troppo sole, troppa impazienza... ingredienti che tengono sospesa la festa .

Nessun altro frutto nella valle riesce a rendere sospeso il tempo come la ciliegia, frutto di indecenze giovanili e scuse per arrampicarsi e nascondersi sulle sue fronde per succulente merende.

Ma quest'anno il miracolo si è compiuto, adesso le ciliegie senza vergogna occhieggiano tra le foglie e si gonfiano del loro rosso succoso.

Non c'è tempo per oziare, intorno al ciliegio la vita è forte e piena, la raccolta è un continuo passaggio di familiari e visite improvvisate, ce n'è per tutti.

Grazie ciliegio, sei stato buono per la nostra primavera.