A Verona un incontro salgariano con Mino Milani
di Redazione

Stasera dalle 17 alle 19 all'Università di Verona un incontro con lo scrittore d'avventura Mino Milani nell'ambito del premio "Emilio Salgari" alla cui promozione partecipa anche Valtrompianews


Diceva Gianni Rodari: Mi sento domandare abbastanza spesso: - Perché non c’è più un Salgari? Perché non c’è più un Verne? Perché non ci sono più grandi scrittori d’avventure? Invece di rispondere, domando a mia volta: - Conoscete Mino Milani? Avete letto almeno uno dei suoi libri?

Sarà l'avventura salgariana a tenere banco questa sera dalle 17 alle 19 presso l'aula T2 del Polo Zanotto dell'Università di Verona (viale dell'Università 4).

Un incontro voluto dai promotori del premio "Emilio Salgari" di letteratura avventurosa assegneranno allo scrittore Mino Milani il riconoscimento "Ilcorsaronero" per una vita dedicata alla scrittura d'avventura. 

Gli interventi saranno di Mino Milani, Claudio Gallo (uno dei massimi esperti nazionali dell’opera di Emilio Salgari, di fumetti e narrativa d’avventura) , Silvia Blezza Picherle (Università di Verona, docente di Letteratura per l’infanzia e Pedagogia della lettura), con moderatore Luca Ganzerla Dottore di ricerca e studioso di letteratura per l’infanzia).

Una serata all'interno dell'edizione 2014 del premio "Emilio Salgari" che verrà assegnato nel mese di settembre ed alla cui promozione è stata chiamata a partecipare anche la realtà di Valtrompianews insieme a molte altre realtà veronesi e non. Prosssimamente maggiori dettagli.


Chi è Mino Milani
 
Mino Milani, pavese, classe 1928, laureato in lettere moderne, è giornalista, storico, sceneggiatore di fumetti e soprattutto scrittore d’avventura (per ragazzi e adulti).

A partire dagli anni Cinquanta ha segnato in modo indelebile la narrativa per ragazzi e più in generale quella di avventura. Autore prolifico, sin dal suo esordio con il ciclo di romanzi dedicato al cowboy malinconico Tommy River (comparso inizialmente a puntate su il “Corriere dei Piccoli” a partire dal 1958) si impose come una novità dirompente capace sin da subito di raccoglie un’incredibile consenso di pubblico.

Da allora è diventato uno delle colonne del noto settimanale per ragazzi del Corriere della Sera, ricoprendo anche per una quindicina di anni (fino al 1977) il ruolo di redattore e firmando altri importanti romanzi a puntate (tra cui Efrem, soldato di ventura, una delle opere più apprezzate dalla critica) e sceneggiando un’infinità di fumetti illustrati dai massimi maestri di comics italiani quali Grazia Nidasio, Dino Battaglia, Mario Uggeri, Attilio Micheluzzi, Aldo Di Gennaro, Sergio Toppi, Hugo Pratt, solo per citare alcuni dei più noti. Mino Milani è oggi considerata una delle figure decisive nel rinnovamento qualitativo della letteratura per l’infanzia e l’adolescenza verificatosi in Italia a partire degli anni Settanta.

Un ruolo che l’autore ha ricoperto anche nei decenni successivi sapendo rinnovare stile e contenuti, senza sacrificare originalità e autenticità tipici di quasi tutti i suoi lavori. Opere come Aka Hor (1969), Guglielmo e la moneta d’oro (1992), L’ultimo lupo (1993), L’uomo venuto dal nulla (2000), Un angelo, probabilmente (2005), Udilla (2005) sono diventati in breve autentici classici contemporanei della narrativa d’avventura per ragazzi.

Storie di ambientazione storica o germogliate ai nostri giorni, in cui ogni tematica è trattata con una sincerità, talora una durezza, un’intensità emotiva e un ritmo narrativo così incalzante che non può che rapire e affascinare i giovani lettori. Tra i romanzi per adulti si segnalano Le isole della paura (1982), La fine della battaglia (1993), Quei due anni di amore e di guerra (1943-45), La guerra sia con me. Vita immaginaria di San Rocco (2005).

L’incredibile versatilità, condensata in uno stile lirico ed avvolgente al tempo stesso, ha confermato negli anni la grandezza di un autore in grado di essere popolare e raffinato, di unire da subito – caso raro – il successo di pubblico con quello della critica.

Tradotto in numerose lingue, ripubblicato, ristampato e continuamente riscoperto (caso raro nell’editoria contemporanea), Mino Milani può oggi essere considerato a tutti gli effetti uno dei più grandi scrittori italiani d’avventura (e non solo) del Novecento e di inizio Millennio. I suoi libri sembrano inscalfibili al passare delle stagioni, capaci di appassionare le generazioni di allora come quelle di oggi. Virtù rara, propria solo di grandi storie raccontate da un grande autore.