Arrestato a Lumezzane il capo di un traffico di clandestini
di Redazione

Sabato scorso è finito in manette il 40enne pakistano Zafar Iqbal a capo di una banda di 33 persone dedite al traffico di migranti e scoperta da Dda e Mobile di Trieste


E' stato fermato a Lumezzane il capo di un'organizzazione criminale formata da 33 persone e al centro di un'inchiesta a cura della polizia e della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Trieste: le accuse associazione a delinquere e traffico di clandestini.

Il nome del boss fermato sabato scorso in Valgobbia è Zafar Iqbal, pakistano di 40 anni arrestato e sottoposto con altre cinque persone a ordinanze di custodia cautelare; altri dieci trafficanti sono stati arrestati in varie città italiane ed estere, quattro sono ancora latitanti e altre 13 persone sono attualmente indagate.

Il traffico di esseri umani veniva gestito dall'Italia: qui i migranti venivano fatti arrivare dalla Turchia, prima di essere portati in Germania e Austria, spesso a bordo di piccoli furgoncini con i quali eludere i controlli.

Un'indagine durata un anno e mezzo e condotta da Dda e polizia mobile di Trieste, contando anche sul prezioso apporto dell'Interpol di Slovenia, Croazia e Germania, e sabato sulla collaborazione della mobile di Brescia che ha proceduto all'arresto del capo Zafar Iqbal.

Un arresto avvenuto nella breve finestra durante la quale l'uomo era tornato in Italia dal Belgio proprio per incassare parte dei proventi del traffico di migranti, che venivano fatti entrare in Italia senza permesso dietro il pagamento di cifre oscillanti tra 5 e 10 mila dollari.