La nonnità
di Giuliana Beghini Franchini

I nonni sono una risorsa. Non solo perché aiutano i genitori ad affrontare le incombenze quotidiane. piuttosto perché la vicinanza affettiva e l’esperienza maturata, unita al non avere più obblighi educativi, li rendono preziosi e autorevoli sostegni formativi


Per quanto in alcuni casi, e purtroppo assai spesso nelle famiglie italiane, i nonni finiscano per svolgere le funzioni di una baby-sitter, essi sono un valido e prezioso complemento alla relazione educativa, che rimane in maniera prevalente affidata ai genitori.

Se il rapporto tra genitori e figli è complicato e difficile, non di rado perturbato da conflitti e disagi, quello con i nonni è forte, denso e vicino ai bisogni affettivi dei nipoti.
Alcuni genitori sottovalutano la loro funzione e qualche volta lamentano il fatto che vizino i nipoti; tuttavia quella che potrebbe essere una certa permissività non va considerata come negativa.

Anche quando tendono ad essere permissivi, i nonni hanno un ruolo e una funzione importanti: sono disponibili, presenti alle necessità fisiche e psicologiche dei nipoti e li sanno ascoltare.
Sono vicini perché hanno tempo da dedicare e sono attenti sul piano affettivo.

Rappresentano, se così si può dire, l’altra faccia dell’educazione, quella più emozionale e distesa che serve per conoscere la realtà.
Danno nella relazione con i nipoti, soprattutto se accettano questa funzione, il tempo e la storia.

Le loro narrazioni, che riguardano il passato, portano ai nipoti il senso della continuità della vita.
E i genitori sicuri del loro ruolo non hanno motivo di temere la concorrenza dei nonni, perché essi non sono in competizione con loro.


Giuliana Beghini Franchini
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