Sulla Sp 237 si ricorrerà allo speed check
di Rosa Casari

Grazie a un decreto prefettizio è stata accolta la richiesta dell'amministrazione di Nave per l'installazione di un limitatore di velocità nel tratto di via Trento in contrada Mitria, dove la polizia locale non ha fisicamente modo di fermare gli automobilisti

 
Se la coscienza del rispetto delle regole non si radica come naturalmente dovrebbe essere dentro ciascun automobilista patentato, allora è il sistema punitivo che deve giocoforza fare la sua comparsa.
 
Il problema comune a tante arterie stradali della provincia di Brescia è quello del transito entro i limiti di velocità imposti dalla legge, specie in quei tratti dove il pericolo è aumentato da situazioni particolari.
 
E' il caso della Sp 237 del Caffaro che collega i territori di Nave e Caino, riguardando proprio quel tratto in contrada Mitria successivo all'impianto semaforico in direzione del piccolo comune cainese: il traffico lungo la strada è già intenso, non vi sono marciapiedi e si attraversa un centro abitato e la strettoia impedisce alla polizia di fermare i veicoli.
 
Così, l'amministrazione comunale ha deciso di installare dei rilevatori di velocità, i famosi speed check arancioni già presenti in altre zone della Valtrompia: nel volgere di breve tempo le colonnine e l'apposita segnaletica di preavviso saranno installati con il limite che in quel tratto sarà sempre di 50 km/h.