Bocconi avvelenati: il pericolo non è solo in Valtrompia
di Erregi

Dopo il sorprendente aumento dei casi di cani avvelenati, registrati soprattutto in Alta Valle Trompia e qualche tempo fa, recentemente anche la Franciacorta sta vivendo una situazione simile. Bocconi e polpette al veleno sarebbero i responsabili, ma c'è anche chi accusa i diserbanti

 
Al confine tra la Valtrompia e la Valsabbia, un po' sul territorio di Collio e un po' su quello di Bagolino, molti sembravano convinti che la moria di cani avvelenati dai bocconi tossici fosse la conseguenza di una 'guerra' tra cacciatori rivali, ma ora la tendenza pare essersi spostata in Franciacorta.
 
Gussago e Rodengo, infatti, nei giorni scorsi sono stati protagonisti di avvenimenti simili a quelli che, qualche tempo fa, accadevano con spaventosa regolarità anche nella zona del Maniva: polpette e bocconi al veleno che provocano gravi danni, o la morte stessa, ai cani di zona.
 
Alcuni si sono salvati, altri sono morti dopo molte sofferenze e non sembra, peraltro, esserci una costante: non tutti i padroni frequentavano uno stesso parco o un bosco, segno che i bocconi alla stricnina e al cianuro, si possono trovare, potenzialmente, ovunque.
 
Ci si sposta geograficamente, ma alcuni restano convinti, anche in questo caso, che la responsabilità si possa ricondurre ai cacciatori di cinghiali che, per eliminare predatori come le volpi, avrebbero disseminato i bocconi chimici.
 
Ma com'era difficile credere in Valtrompia e Valsabbia che un cacciatore rischiasse anche il proprio cane, addestrato e caro, in entrambi i sensi, è difficile anche in Franciacorta non notare la contraddizione. Secondo alcuni, infatti, potrebbe anche essere colpa dei diserbanti o di possibili ladri che vogliano eliminare i cani da guardia o, ancora, di vicini dispettosi e rancorosi.
 
In ogni caso la strada migliore da percorrere, ovunque ci si trovi, è quella di non perdere mai di vista il proprio Fido, controllando che non mangi nulla di anomalo e ai primi sintomi di disturbo gastrointestinale, vomito e tremore diffuso, portarlo in una clinica veterinaria, perché la tempestività è fondamentale per provare a salvare l'amico a quattro zampe.