La sbornia del terzo millennio
di Redazione

Così viene definita dall'Asaps l'abitudine di utilizzare il telefono cellulare e addirittura di leggere ed inviare sms mentre si è alla guida di un'auto


«Dopo le ebbrezze da alcol e da droga che tanto disastro hanno creato anche sulla strada, oggi abbiamo aggiunto questo nuovo sistema di distrazione di massa: l’uso del cellulare alla guida e l’invio e la lettura degli Sms» affermano all’Asaps, acronimo che sta per Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale.
 
In Italia dati precisi sul fenomeno non sono disponibili.
Tuttavia, secondo uno studio effettuato dal Cohen Children's Medical Center di New York, che ha portato a conclusioni sorprendenti: mandare un sms mentre si guida causa più incidenti che mettersi al volante dopo aver esagerato nel bere.
Sembra impossibile eppure l’ebbrezza tecnologica rischia di diventare maggiormente pericolosa di quella, ben più antica, conseguente all’ingestione di alcol.
 
Lo studio del Centro di New York ha provato che mandare un sms mentre ci si trova al volante provoca ogni anno negli States la morte di oltre 3 mila ragazzi ed il ferimento di oltre 300 mila, numeri inferiori quelli che riguardano le vittime per guida in stato di ebbrezza (2.700) e i feriti (282.000).
Numeri dovuti anche all’alto numero di giovani che inviano sms mentre guidano, decisamente superiore rispetto a quelli che solitamente alzano il gomito.
 
«Mentre armeggiare con la tecnologia ormai è una costante che si espande a macchia d’olio – spiegano all’Asaps -, bere non sempre viene visto come un comportamento necessario nel contesto della vita quotidiana o da seguire a tutti i costi come perseguimento di uno status symbol importante».
«Inoltre il problema non è solo relativo all’invio di un messaggio – aggiungono -. Chi si trova alla guida spesso è bersagliato da segnali di arrivo posta ai quali, soprattutto i ragazzi, difficilmente resistono e tentano in tutti i modi di leggere esasperando manovre e distraendo l’attenzione».
 
Ecco dunque che l’Asaps ha lanciato una campagna intitolata “Un messaggio a volte accorcia la vita”, con il patrocinio delle associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni (le stesse con le quali l’Asaps ha raccolto le firme per l’Omicidio stradale, argomento alla ribalta proprio in questi giorni) per sensibilizzare gli automobilisti, i giovani e tutti gli utenti della strada, sull’importanza di regole e comportamenti da seguire in maniera rigorosa.