È l'ora dei saldi
di Fabio Borghese

I saldi invernali in Lombardia inizieranno da sabato 4 gennaio 2014, primo giorno feriale antecedente l'Epifania, e avranno una durata di 60 giorni.

 

Scattano da sabato 4 gennaio in Lombardia e nella maggior parte delle regioni italiane i saldi invernali. Un’occasione per i consumatori di trovare abbigliamento, scarpe e accessori a prezzi ribassati e per i commercianti per dare fiato alla propria attività ancora stretta nella morsa della crisi.

Secondo un studio delle Camere di Commercio complessivamente le famiglie lombarde spenderanno circa 380 milioni di euro. Un budget per acquirente che passa da 146 Euro dello scorso anno a 128 Euro. Acquistano di più gli adulti (con un budget di 145 euro destinati ai saldi), di meno gli over 65 (85 Euro).

Ma persino i saldi non sono alla portata di tutti. Solo il 44% delle famiglie approfitterà delle occasioni (dato che sale al 52% per quelle con un reddito alto e scende al 29% per quelle a basso reddito), comunque, rispetto allo scorso gennaio, resta stabile la percentuale di coloro che faranno acquisti durante i saldi: a gennaio 2012 era il 43%, oggi si attesta al 44%.

Queste le regole principali per i saldi secondo i regolamenti regionali: i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso (è invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso). L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita; non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.