Gardone e le motivazioni del 'porta a porta' integrale
di Erregi

Attraverso il bollettino comunale l'assessore Alberto Rizzinelli spiega le motivazioni che hanno spinto l'amministrazione a scegliere la differenziata porta a porta anche per i rifiuti indifferenziati e quelli organici, nonostante il parere contrario di Asvt

 
I dati sulla raccolta differenziata gardonese, a circa due anni di distanza dai primi giorni di raccolta porta a porta, non sono soddisfacenti come ci si sarebbe aspettati, perché resiste uno zoccolo duro di persone che, per pigrizia o maleducazione, continua a usare il solo cassonetto grigio per tutti i rifiuti prodotti.
 
A questo punto, le alternative erano due: o i cassonetti a calotta con la chiavetta, che oltre al costo maggiore non risolverebbero il problema della selezione dei rifiuti che entrano nel cassonetto, oppure il porta a porta totale, compreso di indifferenziato e rifiuti organici.
 
Ed è questa seconda soluzione che si è scelto di tentare, sbarazzandosi di tutti i cassonetti di Gardone e frazione per creare nuovi posti da destinare a parcheggi e marciapiedi laddove erano posizionate le mini isole ecologiche.
 
La discarica di Gardone, invece, dovrebbe operare con orari potenziati e il controllo su quanto i cittadini mettono nel bidoncino dovrà essere più severo. Il responso di Asvt, però, non è stato positivo e l'aggravio dei costi prospettato dall'azienda ha portato l'amministrazione a indire una gara aperta ad altri soggetti, che potrebbero proporre prezzi migliori.
 
"Dispiace l'impossibilità di trovare accordi con Asvt - sottolinea l'assessore Alberto Rizzinelli -, ma la priorità è l'innalzamento del tasso di differenziata con il maggior risparmio e la maggior efficienza possibili e la sola strada per raggiungere quest'obiettivo è la porta a porta integrale".