'Documenti raccontano' in scena tra Valle e Sebino
di Andrea Alesci

Venerdì 13 al San Faustino di Sarezzo e sabato 14 dicembre al teatro di Marone prendono corpo quattro fascicoli storici riuniti in un percorso drammaturgico dal regista Fabrizio Foccoli per un progetto di Sibca prodotto da Treatro terrediconfine

 
Le parole d'inchiostro dei documenti migrano dalle pagine degli archivi e diventano lingua d'attori, lingua per incantare e far riflettere, lingua per mettere in scena episodi altrimenti sconosciuti e dimenticati.
 
Così è un doppio appuntamento quello pronto a salire su due palchi (triumplino e sebino) per una summa di spettacoli dal titolo "Documenti raccontano", promossi da Sibca e Treatro terrediconfine.
 
Venerdì 13 dicembre alle 20.30 al San Faustino di Sarezzo e sabato 14 al teatro di via Roma 43 a Marone la drammaturgia elaborata da Fabrizio Foccoli si compirà, dando voce e corpo a quatto fascicoli storici rinvenuti e documentati dalla cooperativa Arca nell'ambito del progetto "I documenti raccontano" promosso e sostenuto da Regione Lombardia e da Fondazione Cariplo
 
"Quello compiuto - sottolinea il regista Fabrizio Foccoli - è uno scavo a ritroso nel tempo, per portare alla luce quell’umanità filtrata dal documento, per porre in primo piano le storie rispetto alla storia scritta da burocrati o funzionari nei loro dispacci".
 
Le quattro vicende narrate nello spettacolo sono originarie della Valtrompia e del Sebino e coprono un arco temporale che va dalla metà dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento. Riguardano vicissitudini individuali ma anche drammi di comunità come nel caso dell'alluvione di Marone del 1953.
 
Lo spettacolo è un intreccio di vicende umane, processi storici e letteratura, il tutto corredato da immagini e musica: in scena si susseguiranno "Marone e l'alluvione del 9 luglio del 1953"; "Italia '42", storia di studente 'universitario viziato', vicenda che proprio il mito dell'eroe maschio potente, virile, volitivo, stereotipo caro al regime fascista nel XX anno della sua era; "A casa non ci sto" ambientata nel 1875, storia di Francesco Ghitti, ricca di analogie con quella descritta da Collodi nel suo 'inocchio'; infine, "Per un pugno di sale" sul conflitto a fuoco tra spalloni e frontalieri avvenuto nel 1869 a Collio.

Appuntamento alle 20.30 di venerdì 13 al teatro di Sarezzo e sabato 14 in quello di Marone.