'Per un pugno di sale' al praticabile di Ponte Zanano
di Vanessa Maggi

Stasera alle 20.30 sul palcoscenico saretino del Treatro gli attori Michele D'Aquila e Pietro Mazzoldi animeranno la lettura di un fortunato spettacolo che per tutto l'anno ha girato nei borghi della Valle, raccontando la tragica storia degli spalloni

 
Si profila il terzo appuntamento per la rassegna "Km Zero" del treatro, che stasera nello spazio praticabile di via Dante 159 a Ponte Zanano ospita uno degli spettacoli di maggior successo della stagione.
 
Michele D'Aquila e Pietro Mazzoldi saliranno sul "palco di casa", calandosi dentro la storia di "Per un pugno di sale", lavoro realizzato a partire da alcuni documenti del progetto di promozione degli archivi storici "Bussola e chiodo 2013 - I documenti raccontano tra Mella e Sebino".
 
Il 10 maggio 1869 alcuni giovani "spalloni" provenienti dal Tirolo, contrabbandando sale tra l’impero austro ungarico e l’ Italia regia, si imbattono nel territorio di Bagolino con le guardie doganali. Queste cercano di fermarli. I contrabbandieri oppongono resistenza. Ne nasce un conflitto a fuoco in cui un giovane di Collio viene colpito e ucciso, un altro ferito e gli altri catturati tra cui un ragazzino di tredici anni.
 
Cinque degli imputati vengono incarcerati a Firenze e la vicenda ben presto si trasforma in tragedia: uno dopo l’altro muoiono in carcere di morte sospetta. Si salverà uno di loro soltanto. Per la grazia ricevuta e con foglio di via, il 23 febbraio 1874 tornerà a casa Giuseppe Tabladini, a pena quasi interamente scontata e con un grande cruccio in cuore.
 
I documenti che supportano la lettura vengono letti con un ritmo incalzante che porta alla scoperta di vicende lontane nel tempo ma simili nella sostanza a situazioni vissute oggi da tante persone che “contrabbandano” le loro braccia, la loro esistenza lungo altre frontiere, altri confini.
 
Lo spostarsi da un luogo all’altro, il superare limiti, mari, valichi di montagna in luoghi lontani da noi comporta altrettanti rischi, altrettante vessazioni. Canzoni di lotta di un passato recente, chiosano le testimonianze a volte di lettere di burocrati e cancellieri, troppo aride e asettiche, a volte strazianti istanze di padri e di madri dei detenuti.
 
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 20.30. Biglietto 5 euro.