Il Treatro a Zanano con le vicende di San Bernardino
di Vanessa Maggi

Stasera alle 20.45 nella sala del fuoco di Palazzo Avogadro si tiene lo spettacolo "Oh, nuda terra di Valcavrera", lettura attoriale di Michele D'aquila e Pietro Mazzoldi su testi scritti da Galliano Brunello e Giordano Guerini

 
"Oh, nuda terra di Valcavrera" è il titolo/esortazione che è principio dell'azione per lo spettacolo programmato per stasera alle 20.45 nella sala del fuoco di Palazzo Avogadro a Sarezzo.
 
Un'esibizione attoriale firmata Treatro terrediconfine, basata su testi di Galliano Brunello e Giordano Guerini letti da Michele D’Aquila e Pietro Mazzoldi, e nata all'interno delle celebrazioni del 500° anniversario di fondazione della basilica gardonese di S. Maria degli Angeli.
 
"Si tratta di una lettura attoriale - spiega il regista Fabrizio Foccoli - in cui vicende storiche incentrate sulla figura di S. Bernardino da Siena e sulla donazione del 1442 della famiglia Avogadro si intrecciano con novelle e prediche, spaccato del mondo del suo tempo. A tutto questo seguirà poi un intervento del Comitato Culturale di Noboli".
 
La storia parla di fra Bernardino, il quale aveva esteso in molte parti d’Italia la sua predicazione e, tra il 1422 e il 1436, giunse anche a Brescia spingendosi in Valle Trompia a Bovegno, Lavone, Collio, Brozzo e Gardone. Testimonianza ne sono i trigrammi presenti in tali comuni.
 
Avendo intenzione di acquisire un pezzo di terra per fondare una piccola comunità di frati con il compito di continuare la sua opera di evangelizzazione si rivolse alla nobile e potente famiglia del territorio, gli Avogadro. Fra Bernardino fu accolto così, nel loro austero palazzo in Zanano, dal “Magnifico” Giacomo Filippo e dal nipote Onofrio.
 
Alcune vicende storiche centrate su tale donazione e sulla figura del Santo si intrecciano nella lettura con il nutrito repertorio di novelle e prediche del frate, in cui viene ben rappresentato il modo di vivere le cose del suo tempo.
 
Donne, fanciulli, magistrati, preti, mercanti, usurai, maldicenti: un mondo vario, vivente, drammatico. I vizi e le virtù, le verità e gli errori, le novità e le tradizioni: su tutto si sofferma lo spirito analitico del Santo che, talvolta rude nel suo linguaggio ma franco e schietto, non si lascia intimorire da nessuno.  
 
Appuntamento stasera alle 20.45 presso il Palazzo Avogadro di via Gremone 2 a Zanano.