Tentano di rubare la campana sul San Michele di Ome
di Rosa Casari

Venerdì sera gli alpini impegnati nella manutenzione del santuario non hanno sentito suonare la campana, così sono saliti sul campanile e l'hanno trovata staccata dalla sede e già senza bulloni, scoprendo un tentato furto non andato a segno

 
È stata presa nuovamente di mira la chiesetta di San Michele che sorge sull'omonimo colle sopra Ome, che in febbraio venne derubata della pala d'altare.
 
Un tentato furto che tale è rimasto, perché i ladri probabilmente disturbati non sono riusciti a portare a termine il colpo: la campana di bronzo risalente al 1820.
 
Ad accorgersene anclun alpini del paese, che curano la manutenzione del santuario e venerdì sera, impegnati nella pulizia del piazzale, non hanno sentito come al solito il rintocco delle campane.
 
Insospettiti, hanno deciso di salire sul campanile per verificarne le condizioni, scoprendo che la campana era stata rimossa dalla sua sede.
 
Una salita sulla torre campanaria che ha letteralmente salvato gli alpini, giacché se avessero tirato la corda da sotto il pezzo da tre quintali gli sarebbe piombato addosso.