Il progetto «Free Wi-Fi BresciaGov» un anno dopo
di Erregi

A dodici mesi dal decollo del progetto per la realizzazione di mille hot spot in tutta la provincia di Brescia, ci si rende conto che le previsioni secondo cui ci sarebbe voluto un anno, erano troppo positive: solo il 10% della copertura finora, ma il piano prende piede

 
A un anno dal lancio del progetto Free wi-fi di BresciaGov, in provincia ci dovrebbero essere già mille hot spot attivi per connettersi a internet, ma le previsioni erano forse un po’ troppo ottimistiche e vanno ridimensionati i numeri.
 
Ad oggi, infatti, la copertura del territorio ha raggiunto solo il 10% del totale, con 14 comuni aderenti e 82 antenne per la connessione senza fili da pc, tablet o cellulari di ultima generazione. Strada facendo, poi, anche la procedura di iscrizione ed ingresso in rete si è dimostrata un po’ troppo macchinosa ed è stata semplificata soprattutto per gli stranieri.
 
Il futuro del progetto, però, nonostante vada più a rilento di quanto non ci aspettasse, non è assolutamente a rischio: già 95 sono le amministrazioni della provincia di Brescia in attesa dell’installazione di wi-fi point, mentre si continua con la diffusione della banda larga.
 
Obiettivo del Broletto è la distribuzione capillare di questi hot spot, per garantire a tutta la popolazione bresciana di essere sempre connessi, se necessario, e con una spesa di poche centinaia di euro all’anno per le amministrazioni.
 
Alcuni avanzano dubbi sulla reale necessità del progetto e certamente le priorità, di questi tempi, sarebbero altre, e altri si preoccupano invece della rintracciabilità delle azioni commesse in rete e del trattamento dei dati sensibili, ma su un punto sembrano tutti d’accordo: internet e il wi-fi sono un progresso che non si può contrastare, tanto vale favorirlo e, in qualche modo, renderlo protetto.