Mezzo secolo di vita per l'alpino di bronzo in Conche
di Luigi Zanardelli

Domenica 14 luglio gli alpini di Lumezzane, Nave, Cortine e Caino si ritroveranno alle 8.30 sulla cima del monte Conche per il 50° anniversario dalla posa della scultura bronzea su calco in creta di Giuseppe Rivadossi e posta a memoria delle generazioni future

 
Cinquant'anni a sfidare le intemperie e il trascorrere del tempo per quell'Alpino di bronzo che nel 1963 venne eretto sul monte Conche.
 
Mezzo secolo di vita che gli alpini di Lumezzane (San Sebastiano, Sant'Apollonio e Pieve) ricorderanno domani insieme a quelli di Nave, Cortine e Caino, rtorovandosi alle 8.30 proprio in cima a Conche, spartiacque tra Valgobbia e Valgarza.
 
Un momento di raccoglimento attorno a quella statua effigiata a perenne ricordo della sofferenza alpina patita nella campagna di Russia e monito futuro alle conseguenze che derivano da chi combatte le guerre.
 
Riproduzione bronzea dell'opera in creta realizzato dallo scultore navense Giuseppe Rivadossi, il monumento è alto 2,20 metri e venne posato precisamente il 10 luglio 1963 grazie a un elicottero che si levò in volo dall'oratorio di Nave per essere inaugurato poi il 4 agosto dello stesso anno.
 
Domani il ricordo di quell'evento tornerà ad animare tutti i presenti, vecchi e giovani: alle 10.30 la sfilata dei gruppi alpini e l'alzabandiera, alle 11 la S. Messa, quindi rancio e ammainabandiera previsto attorno alle ore 16.