Una medaglia d'onore postuma al lodrinese Angelo Ghisla
di Erregi

Oggi palazzo Broletto ospita la consegna delle benemerenze e delle medaglie d'onore ai servitori della patria, e anche i parenti ancora in vita di Angelo Ghisla, alpino lodrinese alla cui memoria verrà dato un riconoscimento speciale, sebbene postumo

 
C’è anche il nome di Angelo Ghisla, mancato nel 1994, tra quelli che questa mattina sono insigniti delle medaglie d'onore in palazzo Broletto a Brescia.
 
Saranno i parenti dell’alpino Angelo, classe 1913, a ritirare il riconoscimento, con la figlia Monica in prima fila, come ha raccontato il quotidiano "Bresciaoggi".
 
Il suo impegno come penna nera, tiratore scelto e conducente di muli, durante il secondo conflitto mondiale, gli costò anche la cattura e, nel 1943, la deportazione in Germania, in un campo di lavoro dove rimase fino alla Liberazione.
 
Ancora molte, però, le peripezie e le sciagure che lo dividevano dalla sua Valtrompia: viaggi di fortuna, letti d’ospedale, problemi di salute dovuti anche alla scarsa alimentazione e, infine, a oltre tre anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il ritorno a casa.
 
È stata la figlia Monica, dopo la sua scomparsa nel 1994, a voler portare alla luce l’importante storia di suo padre, che avrebbe ricevuto con orgoglio e fierezza, questa mattina, la medaglia d’onore. Sarà invece la sua famiglia a farlo per lui e a conservare il ricordo del suo sacrificio e del suo patriottismo.
 
 
Fonte: L.P., “Bresciaoggi”, 26 giugno 2013.