Anche la Valtrompia in udienza da papa Francesco
di Vanessa Maggi

C'erano molti triumplini nei cinquemila bresciani accorsi a Roma per l'udienza privata con papa Francesco nel 50° dall'elezione a Pontefice di Paolo VI. Con loro anche il sindaco di Concesio Stefano Retali, che ci lascia qualche sua impressione

 
C'era una folta rappresentanza triumplina nei cinquemila bresciani che lo scorso weekend si sono recati a Roma per l'udienza privata con papa Francesco nell'occasione del cinquantenario dall'elezione al soglio pontificio di Paolo VI.
 
Un anniversario che ha mosso le intenzioni bresciane e che ha visto partecipare in prima persona anche tanti concesiani come Giovanni Battista Montini, cominciando dall'attuale primo cittadino Stefano Retali.
 
"Sabato - racconta il sindaco di Concesio - ho avuto la fortuna di incontrare papa Francesco insieme alla nostra gente. Una grande emozione e la certezza di avere parlato a una persona che con la sua semplicità e umanità saprà cambiare la Chiesa e ci cambierà. Coraggio, speranza, chiarezza: una testimonianza che vale più di mille parole".
 
Un Papa che sa lasciare il segno in chi gli si accosta, così come in chi può seguirne i gesti e i discorsi da lontano. Discorsi come quelli pronunciati su Paolo VI, al quale ha dedicato poche accorate parole, definendolo come "una persona innamorata della Chiesa, di Gesù e della gente, desideroso di vedere una chiesa capace di parlare al cuore di tutti".
 
"Quella vissuta da noi bresciani - aggiunge Stefano Retali - è stata un'esperienza unca, un motus che ci spinge ad andare controcorrente, mettendo sempre davanti a tutto l'uomo. Così come ha dimostrato papa Francesco nell'infrangere il protocollo con un vero e proprio bagno di folla tra i fedeli e nell'abbraccio a tutti i sacerdoti presenti".