Un altro operaio ferito alle Acciaierie Venete
di Redazione

Ieri mattina poco prima delle 9 nell'impianto siderurgico di Sarezzo è avvenuto un altro incidente: il 50enne Giovanni Zanardini ha fatto un volo di tre metri nella buca delle siviere, riportando fratture guaribili in 90 giorni

 
Lo scorso 30 maggio si sono tenuti a Sarezzo i fuenrali di Matteo Canta, morto in seguito alle ustioni riportate nella caduta all'interno di una vasca di raffreddamento delle Acciaierie Venete.
 
Un infortunio sul lavoro accaduto presso lo stabilimento saretino, che ora torna a far parlare di sé per un altro incidente avvenuto ieri mattina poco prima delle 9.
 
Protagonista il 50enne Giovanni Zanardini, caduto nella buca delle siviere facendo un volo da quasi tre metri di altezza.
 
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri e dai tecnici Asl di Gardone, l'operaio stava attraversando una passerella di sicurezza, quando ha perso l'equilibrio ed è precipitato nella buca.
 
Fortunatamente l'uomo è riuscito ad avere prontezza di riflessi ed è atterrato sulle proprie gambe, attutendo l'impatto col suolo. Subito sul posto i colleghi e allertati i soccorsi del 118.
 
Per Giovanni Zanardini il ricovero nel reparto di Ortopedia dell'ospedale Civile con fratture ai piedi e ad un polso per una prognosi di guarigione che i medici hanno stimato in 90 giorni.
 
Ora resta da capire se le concause legate ai due incidenti avvenuti a distanza di breve tempo nell'impianto siderurgico di Sarezzo siano imputabili anche a un effettivo problema di sicurezza.