Consiglio regionale: un taglio del 50% ai costi della politica
di Redazione

Con un provvedimento che passerà in aula il prossimo 18 giugno un gruppo di lavoro in sede di Regione Lombardia ha previsto una riduzione dai quasi 27 milioni di euro a poco meno di 14 per le spese di gruppi e consiglieri regionali

 
Il prossimo 18 giugno andrà in aula il provvedimento elaborato dal gruppo di lavoro della Regione Lombardia nell'arco di tre settimane e presentato pochi giorni fa.
 
Un taglio netto ai costi della politica: dai 27 milioni del 2012, le spese per il funzionamento del Consiglio regionale passeranno nel 2013 a 13 milioni di euro, con un risparmio superiore al 50%.
 
Un documento elaborato da tutti i gruppi consiliari fuorché M5S, che aveva abbandonato il tavolo ancor prima dell'inizio dei lavori. "Di fatto - sottolineail presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo - il documento introduce risparmi per 5 milioni (da 9 a 4 milioni) alla voce personale dei gruppi, 3 milioni e 200 mila euro per le spese di funzionamento dei gruppi (da 3 milioni 700 mila si scende a sole 500 mila) e di 5 milioni e 700 mila euro per le indennità dei consiglieri, con una riduzione del 40%. In totale si risparmiano 13 milioni e 900.000 euro, passando da 26 mila e 950 euro a 13 milioni e 50 mila euro". 
 
Un forte taglio anche per lo stipendio dei consiglieri regionali, che passa dai precedenti 8.500 lordi (4.760 netti) di indennità di funzione a 6.300 lordi (3.550 netti). Vengono inoltre abolite le spese di diaria, missione e trasporti che ammontavano a 8.300 euro, sostituite ora da un forfait omnicomprensivo di 4.200 euro.
 
Con questo provvedimento viene inoltre confermata l’abolizione dei vitalizi e delle indennità di fine mandato, che comporterà per il Consiglio regionale un risparmio annuo di 6,5 milioni di euro. La Lombardia, che pure è la regione con il maggior numero di abitanti, si confermerà quindi come la più virtuosa per quanto riguarda i costi della politica.
 
"Un progetto di legge che chiude i conti con il passato e apre un nuovo corso - aggiunge il presidente Cattaneo -. In questo momento in cui il Paese sta attraversando una fase difficile, è giusto che anche la politica dia un segnale di sobrietà. Questo progetto di legge testimonia che, dopo gesti simbolici come il caffè a prezzo pieno alla buvette, stiamo facendo davvero sul serio".
 
"In un periodo di crisi e di difficoltà come quello attuale - dice l’assessore all'Economia Massimo Garavaglia - era giusto che la politica mandasse un segnale forte e la Regione Lombardia ha saputo darlo subito attraverso questa proposta di legge che taglierà pesantemente i costi del parlamento regionale”.
 
Un provvedimento per il quale il Consiglio regionale costerà ad ogni cittadino lombardo 1,30 euro l’anno e che si spera sarà presto seguito da manovre riguardanti anche la Giunta, con il compito di affrontare la razionalizzazione del sistema delle aziende partecipate e tagliare i compensi dei manager pubblici.
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la conferenza stampa di presentazione del provvedimento; il Pirellone visto dal basso; il logo della Regione Lombardia.