Il «Gnaro» in attesa del bel tempo per salire sull'Everest
di Andrea Alesci

Silvio Mondinelli è ancora al campo base in attesa che l'annunciata finestra di bel tempo consenta di cominciare la scalata vera e propria verso la cima del monte Everest, sul quale l'alpinista gardonese arriverebbe per la terza volta

 
Sono ancora fermi al campo base sotto la Nord dell'Everest i partecipanti alla spedizione della quale fa parte anche Silvio Mondinelli.
 
Lo scorso 8 aprile la partenza dall'Italia per quella che lui stesso ha definito "una salita in compagnia di un amico", senza alcuna velleità agonistica ma fatta soltanto "per avere il tempo di guardarsi intorno".
 
Il "Gnaro" (o come l'hanno ribattezzato gli altri "Mountain Machine") è già salito nei giorni scorsi a 7.000 metri di quota, terminando così la fase di acclimatamento.
 
Nei prossimi giorni la salita dovrebbe finalmente essere possibile, dopo che la settimana scorsa il maltempo aveva bloccato tutto (le ipotesi del "Gnaro" parlano di un tentativo intorno al 20 maggio).
 
Vent'anni fa salì per la prima volta in cima a una vetta della catena Himalayana, giungendo agli 8.156 metri del Manaslu.
 
Negli anni ha salito (uno fra gli otto al mondo a esserci riuscito) l'Everest sia dal versante Sud (Nepal) che da quello Nord (Tibet) sempre senza l'ausilio dell'ossigeno.
 
Tempo permettendo, tra poco potrebbe essere il primo italiano a salire per la terza volta sul tetto del mondo.