Robot Arm, ingegnoso progetto degli studenti di Lumezzane
di Andrea Alesci

Sono ancora al lavoro sul progetto di tesi per la maturità cinque ragazzi dell'Ipsia lumezzanese, impegnati con passione e sotto la guida del professor Vincenzo Antedoro nella realizzazione di un braccio robotizzato capace di sollevare dei pesi

 
L'anno scorso fu una turbina eolica a impegnare i ragazzi dell'Ipsia di Lumezzane come progetto per la tesina di maturità.
 
Quest'anno, invece, un gruppo di cinque studenti 18enni ha seguito la proposta dell'intraprendente professor Vincenzo Antedoro nella realizzazione di Robot Arm, un braccio robotizzato capace di sollevare dei pesi.
 
"Stavolta - spiega il professor Antedoro - cercavamo un progetto semplice e allo stesso tempo entusiasmante per gli studenti. Poi ci siamo imbattuti nel braccio robotico realizzato da Falco De Vries, un ragazzo olandese che vive nel nord dell'Olanda nella regione di Groningen. I
 
Il braccio robotico ci è parso molto ben fatto e diverso dai bracci traballanti in plastica o addirittura in mdf (Medium density fibreboard, pannello di fibra a media densità, ndr) realizzati solo per approfondire la parte elettronica senza interessarsi della qualità meccanica. E sul canale youtube di Falco ci sono anche altri filmati che dimostrano come al momento stia lavorando anche per rendere 'intelligente' il robot".
 
Un progetto che ha coinvolto Awas Tarik Aktar, Simone Bonetti, Fatjon Konci, Marco Cerruti, Andrea Polonini coordinati dagli insegnanti Antonio Albero, Vincenzo Antedoro e con la collaborazione esterna del professor Maurizio Maritato per la parte di elettronica.
 
"Con 'Robot Arm' - continua Vincenzo Antedoro - abbiamo aggiunto alla parte prettamente meccanica relativa al corso di studi dei ragazzi anche quella di elettronica attinente alla programmazione per far muovere il braccio robotico.
 
Il braccio è stato realizzato in alluminio con un lavoro dei ragazzi alle macchine utensili e può muoversi con diversi gradi di libertà, quindi tramite una pinza posta all'estremità può raccogliere e depositare piccolo oggetti.
 
Si è trattato di un lavoro non indifferente, poiché di questo progetto non era stato rilasciato alcun file, perciò ancora lo scorso autunno ci siamo messi al lavoro realizzando i disegni partendo da zero.
 
Poi, abbiamo deciso di rilasciare tutti i disegni, i calcoli, gli schemi elettrici ed eventuali sorgenti sotto licenza Gnu (General Public License): in questo modo, chiunque potrà usare il nostro lavoro per realizzare una copia del Robot Arm per migliorarlo o anche stravolgerlo purché citi la fonte".
 
Un'altra bella storia di passione per il fare che arriva da Lumezzane, un progetto che è reale sintesi del messaggio scolastico: acquisire competenze, mettere in pratica idee e aprire nuove strade.
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: due scatti dei ragazzi all'opera con il progetto Robot Arm; il modello di Falco De Vries; il rendering realizzato dai cinque studenti lumezzanesi.