All'Odeon di Lumezzane sulle orme di «Pantani»
di Luigi Zanardelli

Martedì 30 aprile alle 20.45 il teatro lumezzanese ospita lo spettacolo scritto e diretto da Marco Martinelli del "Teatro delle Albe" con al centro la figura di Marco Pantani, per una messinscena che riflette sulla società malata di delirio mediatico

 
Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d'Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio - rivelatesi poi infondate - lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico, fino a una morte forse tragicamente annunciata.
 
Martedì 30 aprile al teatro Odeon di Lumezzane arriva “Pantani”, coproduzione internazionale di Teatro delle Albe e Le manège Mons che ripercorre quella storia ciclistica e umana.
 
Un lavoro di scrittura e regia a cura di Marco Martinelli, direttore artistico del Teatro delle Albe (fondato nell’83 con Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni). Un lavoro che affonda nelle viscere dei nostri giorni e della società di massa sempre avida di sacrifici e capri espiatori.
 
Attorno alle figure di Tonina e Paolo, i genitori di Marco, che ancora oggi stanno chiedendo giustizia per la memoria infangata del figlio, va in scena una veglia onirica affollata di personaggi, che come un rito antico ripercorre le imprese dell'eroe.
 
“Non lo so quello che è successo a Madonna di Campiglio, ma scoprirò la verità. Pagherò se c'è bisogno, ma lo verrò a sapere, perché è là che gli è piombata addosso la vergogna, e di quello è morto”, dice Tonina Pantani.
 
In una dimensione che intreccia teatro e romanzo, poesia corale e inchiesta giornalistica, archetipi romagnoli e deformazioni della comunicazione di massa, si guarda alla parabola del campione attraversando tutta la complessità di un'epoca sublime e crudele che si esercita senza pudore e senza vergogna.
 
La messinscena diventa un affresco sull'Italia degli ultimi trent'anni, una riflessione sulla società malata di delirio televisivo e mediatico, affannata a creare e distruggere incessantemente i suoi divi di plastica, ma anche capace di mettere alla gogna i suoi eroi di carne, veri. Come Marco Pantani da Cesenatico, lo scalatore che veniva dal mare.
 
Lo spettacolo inizierà alle 20.45 di martedì 30 aprile. Alcuni biglietti (20 euro, ridotto 17 euro) sono ancora disponibili presso la biglietteria del teatro (tel. 030.820162) lo stesso martedì dello spettacolo (ore 18.30/19.30) e presso il Punto Einaudi (via Pace 16/a Brescia, tel. 030.3757049).