A Brozzo continua la conta dei danni
di Erregi

Non è ancora possibile farsi un'idea completa delle reali conseguenze, in termini economici, per quello che è accaduto nella frazione marchenese tra il 5 e il 6 aprile. Per ora negozianti, privati e parrocchia hanno contattato periti e tecnici

 
Dopo la vera e propria bomba d’acqua esplosa a Brozzo di Marcheno, i cittadini colpiti dal disastro stanno ancora facendo la stima dei danni, mentre l’impianto della centrale idroelettrica della Ghidini Trafilerie è ancora fermo e sottoposto a sequestro, dopo la rottura della tubazione e la conseguente marea che ha invaso via Chiesa e la Sp 345.
 
La ditta ha già espresso la propria disponibilità all’incontro con l’amministrazione e il primo cittadino Barbara Morandi ha già esortato la popolazione a presentarsi in municipio una volta chiarita l’effettiva entità del danno subito, in modo da organizzare, quanto prima, un incontro con la società lumezzanese.
 
Anche la parrocchia insieme a privati cittadini e negozianti di zona è in attesa della perizia al muro di contenimento del parcco dell’oratorio, quasi completamente crollato a causa della forza dell’impatto dell’acqua.
 
“Abbiamo chiesto il parere di un ingegnere - ha spiegato il parroco don Giuseppe Rossi - e lo attendiamo entro la fine di questa settimana. Speriamo che il muro ceduto non sia da abbattere completamente”.
 
Presto, però, per fare previsioni, nel frattempo anche i due negozi (bar ed edicola) coinvolti nel disastro stanno avendo qualche problema: l’edicola è grosso modo tornata alla normalità, ma il bar è ancora chiuso