Romanino: arte e musica alla Madonna della Stella
di Andrea Alesci

Sabato 23 marzo alle 21 al santuario di Concesio un concerto del chitarrista Giulio Tampalini, letture di Monica Minoni da brani di Giovanni Testori all'interno del festival "I volti di Romanino: la rabbia e la fede" portato in giro per la provincia dall'associazione "Cieli Vibranti"

 
La quiete del santuario della Madonna della Stella a Concesio abbraccerà sabato 23 marzo (ore 21) la splendida arte del Romanino all'interno di un evento trainato dalla forza della musica.
 
Una tappa in Valtrompia per il viaggio "I volti del Romanino: la rabbia e la fede" a cura dell'associazione culturale "Cieli Vibranti" in giro per la provincia alla scoperta delle opere disseminate qua e là dall'artista bresciano vissuto nel XVI secolo, realizzate con la volontà di interpretare i sentimenti del popolo.
 
Un festival che approda a Concesio per dare spiegazione della "Madonna della Stella", un'opera dipinta nel 1539 per il santuario mariano, veicolo artistico per dare voce al territorio in simbiosi con pezzi di musica rinascimentale del chitarrista Giulio Tampalini e alcune letture a cura di Monica Minoni del Cut "La Stanza", che leggerà alcuni brani di "Interrogatorio a Maria" di Giovanni Testori, grande amante dell'arte di Romanino.
 
"L’opera conservata a Concesio - dice Fabio Larovere, direttore artistico del festival - appartiene al novero di quei lavori di Romanino ove rifulge la sua perizia coloristica. La materia pittorica della stoffa della Vergine si trasforma quasi in lamine seriche, le vesti diventano sempre più espanse a pieghe sovrabbondanti da un lato nei manti, mentre dall’altro aderiscono alle forme dei corpi che presentano una scioltezza e una flessuosità che rimandano alla pittura emiliana.
 
La serena bellezza della Vergine - spiega Fabio Larovere -, lontana dalle idealizzazioni del Moretto, è invece la bellezza autentica e concreta di una donna lombarda; essa trova controcanto nella distratta dolcezza del Figlio e nella composta presenza dei due angeli che si stagliano dallo sfondo di rovine, simbolo della fine dell’era pagana. La stella collocata sul capo della Vergine rimanda al miracolo all’origine del santuario collocato su un monte a cavallo dei comuni di Concesio, Cellatica e Gussago, ed edificato nel 1536.
 
Pittura, musica e parole che attendono sabato 23 marzo alle ore 21 nell'incanto del santuario della Madonna della Stella.
 
Per informazioni dettagliate sul programma musicale è possibile visitare l'apposita sezione sul sito web di "Cieli Vibranti".
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: due prospettive del santuario di Concesio;  la "Madonna della Stella" realizzata da Romanino; il logo dell'associazione culturale "Cieli Vibranti" promotrice del festival.