Un Maniva a tutto vento: il sogno dei Lucchini
di Erregi

Da tre anni ormai è stato avviato lo studio sulle condizioni di esposizione al vento di alcune zone del passo Maniva, con particolare attenzione al Dasdana e, se tutto va come sperato, nel giro di due anni gli impianti potrebbero essere alimentati da energia pulita

 
Sarebbe il primo comprensorio sciistico in italia a funzionare completamente grazie all’energia del vento, elemento che sicuramente in Maniva non manca, ma per essere certi dei risultati, la Maniva Ski e Imerio Lucchini attendono da tre anni i risultati degli studi con anemometri e strumenti vari.
 
Il sogno, ovviamente, sarebbe, nel rispetto della natura e dell’ambiente, riuscire ad alimentare il comprensorio con la sola energia eolica, producendo, attraverso due pale, 1,5 megawatt di potenza, che basterebbero per gli impianti di risalita, per l’innevamento e per l strutture, mentre l’eccesso sarebbe ceduto.
 
E se davvero alla fine dello studio si scoprisse che il sogno è fattibile e realizzabile, allora, secondo Imerio Lucchini, nel giro di due anni gli impianti ad energia eolica potrebbero essere operativi e stabilirebbero un vero e proprio record in Italia, seguendo l’esempio di altri comprensori che sperimentano soluzioni simili in Austria e Svizzera.
 
E sembra avvicinarsi anche un secondo record, per la Maniva Ski che, dopo lo sfortunato anno scorso, sta vivendo una stagione all’insegna dei grandi numeri, con presenze, calcolate sul rilascio degli ski pass giornalieri, che supereranno quota 100.000, surclassando il precedente record, che risale a due anni fa, di 65 mila.
 
Progetti per il futuro non ne mancano, così come non mancano le possibilità e la volontà di creare, o quantomeno mantenere, i posti di lavoro che derivano dalle attività sia estive che invernali, il tutto sempre in autonomia e con intraprendenza da parte della famiglia Lucchini, senza i finanziamenti esterni toccati invece ad altre località sciistiche.