C'è ancora incertezza in Valle sul Giudice di pace
di Erregi

Il comune di Gardone, nella persona del sindaco Michele Gussago, è ancora in trattative e in attesa: se i comuni aderenti alla Comunità montana non decideranno di dividersi le spese, il servizio verrà meno e con esso molte comodità per la popolazione

 
Un servizio che, nelle parole del primo cittadino gardonese e nelle convinzioni di quanti si sono avvalsi della professionalità del dottor Carlo Grimaldi, viene descritto come necessario: sembra impensabile la perdita di una figura così importante, ma l'amministrazione è ancora in attesa di risposte.
 
Risposte che, però, dovranno giungere entro e non oltre il prossimo 29 aprile, data fissata dal Ministero della Giustizia per deliberare in merito alla questione.
 
La proposta di Gardone alla Comunità montana era semplice: i comuni aderenti si dividerebbero le spese per il cancelliere e la gestione logistica dell'ufficio del complesso "Le Torri", ma ancora nessuna risposta da quel fronte.
 
Certo, mettere d'accordo i 13 comuni che sfruttano questo servizio potrebbe non essere compito facile o veloce, d'altro canto una spesa spalmata su una popolazione così numerosa non comporterebbe un sacrificio tanto oneroso; evidentemente le amministrazioni, in tempi di crisi, vagliano e ponderano ogni spesa, anche quelle minori.