Gardone si prepara a bruciare la vecchia
di Erregi

Un'altra imperdibile tradizione triumplina fissata, come sempre, per la metà del periodo quaresimale: giovedì 7 marzo si brucia la vecchia e con lei tutto ciò che vogliamo dimenticare e cancellare, almeno simbolicamente

 
Anche quest’anno il Comitato “Acqualunga” e la cooperativa L'Aquilone rinnovano l'antica tradizione del falò della vecchia, dando appuntamento a grandi e piccini per assistere al rogo propiziatorio.
 
L'origine della ricorrenza si ritrova in un lontano passato, quando era abitudine a metà Quaresima in occasione del giovedi grasso interrompere l’atmosfera penitenziale e bruciare in piazza, tra canti e balli questa grande sagoma colpevole di tutti i mali.
 
A Gardone questa antica usanza era ormai stata cancellata ma, grazie ai gruppi promotori, da diversi anni è tornata di moda e riesce sempre a coinvolgere centinaia di spettatori, in maggioranza bambini.
 
Con questo rito simbolico si volevano bruciare e quindi cancellare tutte le cose brutte che la vita a volte riserva e auspicare per tutti un futuro migliore; la vecchia diventa così un capro espiatorio caricato di tutte le responsabilità del male avvenute durante l’anno nella comunità.
 
Il fuoco con cui si avvia questo rito di antico sapore sacrificale dà allora voce alla lontana storia medioevale, che poneva al rogo le proprie streghe; quelle che facevano parte di una complessa cultura in cui si concepiva una realtà animata da forze spesso diaboliche e inquietanti che l’uomo doveva di volta in volta controllare ed esorcizzare tramite riti sacrificali.
 
Ma l’antica tradizione contadina ha dato al rogo un valore liberatorio più legato alla vita quotidiana rappresentando la vecchia come tutto quello di negativo che ha portato l’inverno: poca luce, freddo, niente raccolti e polmoniti; in questo simbolo si rappresenta dunque la stagione che muore ma che nello stesso tempo, con l’arrivo della primavera dà il seme propiziatorio alla stagione che sta per arrivare.
 
L’appuntamento, come ormai d’abitudine è fissato per le 20.45 in piazza S. Carlo a Gardone, proprio di fronte alla chiesa dedicata al cardinale Carlo Borromeo, che ebbe molta dimestichezza con gli eretici e sospetti di stregoneria.