Segni indelebili per la memoria delle medie saretine
di Andrea Alesci

In questi giorni i ragazzi delle classi terze della "G. La Pira" hanno assistito a "Sulla pelle: segni indelebili della memoria", spettacolo-lettura che ruota attorno al tatuaggio come simbolo della storia individuale e collettiva, segno del passato e monito per il futuro

 
In occasione della “Giornata della memoria” la biblioteca comunale del Bailo di Sarezzo in questi giorni propone una lettura-spettacolo dal titolo “Sulla pelle: segni indelebili di memoria” sul valore della memoria storica, rivolta ai ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado.
 
Lo spettacolo, interpretato da Paola Risso, è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione Lombardia nell’ambito di Next 2008 – laboratorio delle idee per “Oltre il Palcoscenico”.
 
L’idea nasce da una necessità che a poco a poco si è costruita, fino a far emergere il suo carattere d’urgenza, durante il continuo contatto diretto con le nuove generazioni.
 
"Ragazzi e ragazze - dicono alcune insegnanti della scuola media "G. La Pira" - oggi sono inseriti in contesti sociali sempre più permeati dall’indifferenza, dal razzismo, dalla xenofobia, sempre meno contraddistinti da tessuti sociali e politici che offrano e sostengano azioni concrete di vicinanza e solidarietà. Con la convinzione che senza memoria non esiste scansione storica, non sia possibile relazionarsi al passato ma neppure al futuro, si è individuato il campo di concentramento come emblema della prevaricazione e della sopraffazione dell’uomo sull’uomo.
 
La metafora centrale della lettura-spettacolo è un tatuaggio - proseguono le insegnanti -. I tatuaggi, così come i piercing, hanno ormai assunto connotati particolari nelle culture giovanili, evidenziando carattere ubiquitario e traversale, travalicando appartenenze sociali e di genere, comunicando contemporaneamente appartenenza, differenziazione ed affermazione del sé".
 
E nella storia alcuni tatuaggi sono tragici segni di sopruso e oppressione. All’interno di “Sulla pelle” il tatuaggio diventa simbolo della storia individuale e collettiva, segno indelebile dell’accaduto e un imprescindibile monito per il futuro.