La devozione a Sant'Antonio in una nuova brochure
di Erregi

Si tratta della prima di una serie di 20 brichure in tutto che testimoniano la storia, la cultura e l'arte dell'Area Vasta Valgrigna, a cavallo tra Alta Valtrompia e Bassa Valcamonica. Ed è la tradizione di Sant'Antonio ad aprire le danze

 
Presentata qualche giorno fa con un'apposita conferenza stampa, la brochure dedicata alla festa popolare di Sant'Antonio verrà distribuita a partire da oggi, giorno che commemora, appunto, il santo protettore degli animali.
 
A Bovegno, infatti, come anche a Collio e nelle amministrazioni camune della Valgrigna, la festa di Sant'Antonio è una tradizone ancora molto radicata e sentita, che fa riemergere tutta la devozione secolare verso il santo che è ritenuto protettore degli animali da cortile.
 
Nonostante il passare dei secoli, infatti, a Bovegno è ancora consuetudine, il 17 gennaio, fare l'Incanto: le donne della località Graticelle di Bovegno, la cui parrocchia è votata proprio a Sant'Antonio, raccolgono prodotti alimentari confezionati sul luogo per poi metterli all'asta subito dopo la santa messa che, oggi, è in programma alle 10.
 
Il ricavato, come da tradizione, servirà per sopperire alle necessità della parrocchia. Ed è priprio dalla parrocchia che giunge, con le parole di don Alberto Cinghia, una soddisfatta dichiarazione per la creazione della nuova brochure sulla festa paronale: "Questo libretto è un'ottima occasione di visibilità per questo evento secolare tutt'oggi così sentito".
 
E si dice soddisfatto anche l'etnografo e ricercatore locale Franco Ghigini, fautore della ricerca che ha portato alla creazione del pieghevole, che sottolinea come, un territorio diviso dal punto di vista amministrativo come la Valgrigna, si unisce, invece, grazie alle tradizioni, all'agricoltura montana e alla tradizione mineraria e metallurgica.
 
E in questa particolare zona, non sembrano essere trascorsi molti anni dal tempo in cui era consuetudine, sull'ingresso di ogni stalla e di ogni ricovero per le bestie, appendere un santino con l'effige di Sant'Antonio: la tradizione resta grazie soprattutto a comunità unite come quella di Graticelle, a Bovegno e il pieghevole realizzato da Ersaf, Comunità montana, Sibca e parrocchia San Giorgio di Bovegno è volto anche a tramandare la devozione che la sostiene.