Gli occhi delle guardie per monitorare il Gobbia
di Luigi Zanardelli
Recentemente l'amministrazione comunale di Lumezzane ha raccolto la proposta di Arpa di istituire un gruppo di guardie ecologiche volontarie e sottoscritto con alcuni cittadini una convenzione, consentendo loro di intervenire ad ogni allarme segnalato dalle centraline lungo il Gobbia
Soltanto con un controllo ferreo c’è qualche possibilità di mettere dinanzi alle proprie ignobili colpe gli sversatori che funestano continuamente le acque del Gobbia.
Ecco che il torrente valgobbino sarà dunque controllato notte e giorno, e anche durante i giorni festivi, da apposite guardie ecologiche volontarie.
Una proposta che Arpa aveva avanzato all’amministrazione comunale lumezzanese e da quest’ultima immediatamente girata all’opera di una cittadinanza attiva, stipulando proprio di recente un accordo con il Gruppo di guardie volontarie della Valtrompia
Occhi umani che vanno così ad aggiungersi a quelli elettronici delle quattro centraline installate lungo il corso del Gobbia sul finire del 2011, allertati all’ispezione proprio dalle segnalazioni d’allarme che proverranno dalle centraline.
"Le quattro centraline - riferisce l'assessore all'Ambiente Andrea Capuzzi - misurano 24 ore su 24 la conducibilità elettrica e la temperatura del torrente Gobbia. Quando tali centraline rilevano dei dati anomali viene automaticamente avviato un sistema d’allarme telefonico al personale
Arpa, ai tecnici comunali e alla polizia locale. Fuori dagli orari lavorativi o di reperibilità, le GEV della Comunità montana potranno intervenire risalendo il torrente Gobbia e i suoi affluenti ed identificare in breve tempo il punto di emissione dell’inquinante nell’alveo.
Nel primo anno di attività - prosegue l'assessore Capuzzi - sono state sei le denunce presentate alla magistratura e sono stati effettuati numerosi e frequenti controlli sul territorio in generale e in particolare presso le aziende a rischio".