Collebeato modello virtuoso per la raccolta differenziata
di Rosa Casari

I dati dicono che il servizio funziona e ad oggi la raccolta per le frazioni di umido si attesta al 76,7%, grazie anche all'impegno dei collebeatesi. Inoltre, a breve verrà introdotto presso l'area ecologica un sistema di accesso con carta regionale dei servizi per smaltire i rifiuti ingombranti

 
A distanza di sette mesi dall’entrata in vigore del nuovo servizio di raccolta rifiuti Collebeato fa il punto della situazione.
 
“Per quanto riguarda i numeri – dice Fabio Corti, consigliere con delega all’Ambiente –, con soddisfazione si registra un nuovo aumento nella raccolta della componente organica che passa da una media di 15.780 kg a maggio ad un significativo 17.122 kg, con il contemporaneo aumento delle altre frazioni: il vetro passa da una media mensile di 12.244 kg all’attuale 13.460 kg, la plastica che da 4.830 kg giunge a un interessante 6.208 kg”.
 
A conferma di quanto detto c’è il dato percentuale attestatosi al 76,7% con un’incidenza annua complessiva che dal vecchio 57% rilevato a maggio si colloca a un 64,1% annuo. Dati numerici che dicono di un servizio che funziona, grazie anche all’abnegazione della maggior parte delle famiglie di Collebeato.
 
“I dati sono segnale di un sistema che continua a produrre effetti positivi – aggiunge il consigliere Corti –, con una precisazione che va fatta per la questione dei rifiuti ingombranti conferiti direttamente dagli utenti in isola ecologica (divani, materassi, etc). Questo rifiuto, che vanta i maggiori costi di smaltimento, ha subito un incremento nel periodo analizzato.
 
Per scoraggiare conferimenti inappropriati l’accesso all’isola sarà monitorato e più selettivo: compatibilmente con i tempi tecnici di realizzazione, l’isola sarà dotata di strumenti di controllo più adeguati come le sbarre all’ingresso, che consentiranno l’accesso solo ai residenti in possesso della carta regionale dei servizi.
 
Inoltre, verrà installata una bilancia in grado di pesare gli ingombranti conferiti con l’obiettivo di contenere gli abusi nel conferimento e il costo di smaltimento e infine disporre dei dati per l’attribuzione di tariffe differenziate”.