Brione difende con forza il Piano di diritto allo studio
di Erregi

Pur nell'incertezza di taglie e decurtazioni alle risorse economiche, il piccolo Comune di Brione si è impegnato affinché il sacrosanto diritto all'istruzione non venga meno e perché certi servizi restino una garanzia con un investimento di 65 mila euro

 
Tagli alle spese, decurtazioni e risorse che vengono meno non hanno comunque impedito all’amministrazione brionese di conservare intatto il diritto allo studio, all’istruzione e all’educazione. I servizi agli studenti, l’offerta formativa e l’attenzione agli alunni resta salda e sottolinea gli sforzi del Comune.
 
Brione ospita 63 studenti, divisi tra scuola materna, primaria di primo e secondo grado e anche per quest’anno l’impegno in termini economici ripercorre la strada del passato, con un Piano di diritto allo studio che si traduce in un investimento di 65 mila euro e rotti.
 
Tra le voci più consistenti si ripresenta la spesa per il servizio di scuolabus e, al secondo posto della lista compare, invece, l’impegno per gli alimenti della scuola materna. Il terzo gradino del podio, infine, è occupato dagli stanziamenti per le manutenzioni.