L'Istituto «Beretta» fa appello al ministro Profumo
di Erregi

Firmata da quasi 70 docenti dell'istituto gardonese la lettera indirizzata al Minisro della Pubblica istruzione Francesco Profumo: un appello perché la scuola smetta di essere vessata e venga vista come la risorsa insostituibile che è

 
Un vero dispiegamento di forze, tutte unite per migliorare una situazione divenuta sempre meno rosea, quella delle istituzioni scolastiche in generale e, nel dettaglio, dell’Istituto Superiore “Beretta” di Gardone, che accorpa Itis, Ipsia e Liceo.
 
Quasi 70 sono i docenti che hanno sottoscritto una lettera inviata al Ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo, che si pone l’obiettivo di essere portavoce anche di famiglie, studenti e sindacati che nella scuola ancora confidano e sperano.
 
A raccontare a "Bresciaoggi" la nascita di questa idea sono due docenti, Anselmo Palini e Francesco Caratozzolo, rappresentanti del sindacato dell’istituto che spiegano il proprio dissenso per le continue riduzioni nei trasferimenti da parte dello stato per il buon funzionamento della scuola.
 
Si chiede impegno maggiore agli insegnanti che, però, hanno sempre meno risorse a propria disposizione e classi sempre più numerose da gestire ed educare e a tutto ciò, come se non bastasse, si aggiungono i tagli al personale e il blocco del contratto dal 2009.
 
Anche i compiti del Consiglio d’istituto vengono ridotti, mentre figure esterne vanno a sostituire i rappresentati che davvero conoscono le realtà dell’Istituto “Betetta” e ai docenti si richiede un’attività maggiore, sia in termini di ore che di impegno, senza considerare che il ruolo di un insegnante non si esaurisce nelle sole lezioni in aula.
 
E nell’attesa di risposte o soluzioni, l’invito dei due docenti ai propri colleghi è a sospendere quei progetti che, sebbene inseriti nel Piano offerta formativa, non sono ancora cominciati.
 
Un piccolo segno che viene dalla piccola città di Gardone, ma è testimone di un disagio enorme, che accomuna gli istituti di tutto il Paese.