Il saretino Alberto Micheli sulle orme di Nikolajewka
di Andrea Alesci

Giovedì 27 dicembre il 51enne Alberto Micheli prenderà un volo alla volta di Mosca, prima di percorrere a piedi centinaia di chilometri e attraversare i lughi dove trovarono la morte molti alpini italiani nella ritirata di Russia

 
Sono trascorsi già settant’anni dalla battaglia di Nikolajewka e molte sono le iniziative in tutta la provincia per non dimenticare il conflitto che costò la vita a numerosi italiani.
 
A Sarezzo è il Gruppo Alpini di Zanano con il sostegno di vari sponsor privati e il patrocinio del Comune a distinguersi con “In Russia a -40° sulle orme della ritirata del ‘43”.
 
Tutto nasce dal desiderio del saretino Alberto Micheli, da sempre simpatizzante degli alpini e dei loro ideali, di ripercorrere le centinaia di chilometri del tracciato della ritirata dei nostri soldati in Russia, toccando le località come Rossosch e Nikolajewka, divenute famose grazie alle memorie dei reduci. Il viaggio avrà inizio giovedì 27 dicembre.
 
Dopo aver raggiunto Mosca con un volo aereo, da dove Micheli proseguirà in treno fino a Rossosch, città dove era posto il comando alpino durante la campagna di Russia.
 
Alberto incontrerà il direttore del museo che sorge all’interno dell’asilo costruito dagli alpini bresciani e gli consegnerà una targa che recita così: “In occasione del 70° anniversario, la comunità di Sarezzo (Bs) con gli alpini del gruppo di Zanano, intende ricordare tutti i Caduti della campagna di Russia di entrambi i fronti, nella speranza che il loro sacrificio sia stimolo per un futuro di amicizia, rispetto e proficua collaborazione. Gennaio 1943 – 2013”.
 
Il giorno successivo Alberto Micheli partirà a piedi per Podgornoje, sulle sponde del fiume Don, da dove è iniziata la ritirata. Con l’aiuto di cartine che riproducono il percorso della Tridentina, seguirà le loro orme passando da Nikolajewka (oggi Livenka), dove è avvenuta la battaglia finale, e lascerà una seconda traccia del suo passaggio, rendendo omaggio alla fossa comune dove riposano i resti di migliaia di Caduti, senza distinzione di nazionalità, posta in una balka alla periferia dell’abitato.
 
Proseguirà infine sul tracciato fino a Prulyky, circa 550 chilometri di neve e gelo, per cercare di capire le difficoltà e le sofferenze patite dai nostri connazionali per mettersi in salvo e rientrare in Italia. Da lì riprenderà il treno per Mosca e rientrerà infine in Italia. Alberto Micheli non è nuovo a imprese di questo genere.
 
Nato nel 1963, ha sempre amato lo sport e la montagna, e ha sempre avuto il sogno nel cassetto di vivere avventure estreme. Già a marzo del 2010 ha partecipato in Canada alla corsa 6633Ultra - 352 miglia, circa 560 km dal Circolo Polare artico alle rive del Mar glaciale. Inoltre, a luglio 2011 ha preso parte alla 1000 Miglia Trans Czecho-Slovakia, corsa estrema di bike di 1.600 chilometri.
 
Ora si appresta a partire per questa nuova avventura, in cui l’amore per lo sport si unisce ai valori della solidarietà alpina.
 
Chi volesse contattarlo può telefonare al 392.8074885 o 328.3712919, scrivere un’e-mail ad albitronen63@gmail.com o visitare il sito web www.albertomicheli.it.