Lumezzane, si lavora per stipare il cesio 137
di Luigi Zanardelli

Entro la fine dell'anno dovrebbero essere finiti alla Rivadossi di Premiano i lavori al bunker nel quale rimarranno stoccati i sei container con materiale radioattivo. Un gruppo di cittadini rimane in attesa invece di alcuni dati del servizio epidemiologici Asl

 
Un mese fa si è riunito il Tavolo tecnico costituitosi in seguito alla questione del Cesio 137 ritrovato ormai quattro anni fa tra il materiale giunto alla raffineria metallica Rivadossi di Lumezzane Premiano.
 
In quell’occasione ha partecipato anche il Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, dando il via libera finale allo stoccaggio dei sei container contenenti materiale radioattivo nell’apposito bunker che ha provveduto a costruire l’azienda.
 
Una storia che nasce quattro anni fa, quando la ditta tedesca alla quale si appoggiava la Rivadossi per il trattamento delle scorie di lavorazione aveva rimandato in Valgobbia il carico perché contaminato da Cesio 137; di qui la segnalazione dell’azienda di premiano ad Arpa e Asl.
 
Ora dovremmo essere giunti all’ultimo passaggio, che entro la fine dell’anno prevede di stipare nel bunker i sei container. Ma la questione rimane aperta anche in luogo di una richiesta (già avanzata nel 2011 e da poco tempo protocollata) da parte del gruppo “Generazione Lumezzanese” e da diversi cittadini di entrare in possesso di dati che archivia il servizio epidemiologico di Asl.
 
Una richiesta di pubblicizzazione di questi dati per “verificare il grado di incidenza e di mortalità delle numerose patologie, cardiache, neoplastiche e infantili che da anni interessano la popolazione lumezzanese”.