Un ritorno agli albori del gruppo antincendio di Nave
di Fonte: Barbara Fenotti, «Giornale di Brescia», 18 dicembre 2012

Bisogna tornare al 1934 per scoprire che le origini del sodalizio navense partirono dal locale gruppo scout, con i volontari che facevano catene umane. Il primo automezzo giunse nel 1982 ed era una Fiat Campagnola AR 51

 
Una macchina del tempo 'ignifuga' è lo strumento di cui dovremmo disporre per ripercorrere gli albori storici della squadra dei volontari Antincendio di Nave. Una storia che inizia nel 1934 e che ci porta fino agli anni Settanta quando c’è stato il riconoscimento ufficiale come squadra Antincendio.
 
"Fu dal gruppo scout di Sant’Antonio che tutto ebbe inizio - spiega l’attuale presidente Guido Comini -. Il primo ad avvistare l’incendio correva ad avvertire gli altri e ci si organizzava con i propri mezzi, finché nel 1982 ci fu fornita una Fiat Campagnola AR51, precorritrice dei moderni fuoristrada" prosegue, aggiungendo che la prima radio city band fu comprata e montata dal volontario Giovanni Comini sul finire degli anni '70.
 
"I primi fondi per l’acquisto dell’attrezzatura - ricordano Mauro Rossi e Gabriele Comini - li procuravamo saltando in sella alla nostra vespa per distribuire il notiziario comunale e guadagnare qualche soldo utile ad autofinanziare il gruppo".
 
Un gruppo la cui sede, inizialmente disposta dal Comune in una sala del vecchio municipio dove ora si trova la biblioteca, ha luogo dal 2002 in una struttura adiacente alla casa degli alpini.
 
Il sodalizio del gruppo di 60 volontari, allo stato attuale sfoltitosi a 16, contribuisce oggi anche alla pulizia di numerosi sentieri del monte Maddalena e torrenti come il Cannone e il Listrea coinvolgendo spesso anche gli alunni locali.
 
Uguale importanza ebbero e hanno tutt’ora le opere di piantumazione e innaffiamento che i volontari dell’Antincendio conducono. Se oggi disponiamo di una così importante risorsa lo dobbiamo alla tenacia di uomini che agiscono sfidando il fuoco anche per intere nottate.Â