Sant'Apollonio si gode il suo nuovo sagrato
di Luigi Zanardelli

Da poco sono terminati nella frazione lumezzanese i lavori per la posa della nuova pavimentazione in cubetti di porfido con inserti in marmo bianco di Botticino davanti alla chiesa parrocchiale, abbellita anche da tre grandi dipinti

 
Vent’anni di attesa ma ora il colpo d’occhio è davvero cosa bella. In questo mese di novembre rifiorisce così il sagrato della chiesa di Sant’Apollonio che, dopo la posa della pavimentazione in cubetti di porfido orlati da riquadri in marmo bianco di Botticino, può fregiarsi anche di tre grandi dipinti riposti in altrettante nicchie.
 
Un grande sagrato nel quale è vietato l’accesso ad alcun veicolo, ammirabile da tutti nella sua bellezza e giunto proprio in coincidenza della partenza di don Tino Bergamaschi verso la sua nuova parrocchia in quel di Montirone.
 
L’opera è costata 293 mila euro, dei quali 210 mila sono stati messi dall'amministrazione comunale per via di un debito che era stato contratto una ventina d'anni fa con la parrocchia, al momento della costruzione di canonica e parrocchia.
 
Un sagrato che è parte integrante e attiva della chiesa e dell’oratorio, utilizzato nel corso di tutto l’anno in svariati eventi culturali e musicali, cortile pregiato e luogo d’incontro per tutta la comunità lumezzanese di Sant’Apollonio.