Valtrompia: strade trafficate ma pochi incidenti
di Andrea Alesci

La strada provinciale 345 è una delle più trafficate d'Italia, ibrido a metà fra una strada a scorrimento veloce e un'arteria 'paesana'. Eppure il numero degli incidenti rimane basso, come evidenziato dai comandanti di Cvaa di Villa Carcina e Croce Bianca di Lume

 
È una delle strade più trafficate che ci siano in Italia e di fatto spezza a metà i paesi che compongono la Valtrompia. Stiamo parlando della Strada provinciale 345 che dal confine cittadino sale verso nord, divenendo tra Bassa e Media Valle un vero e proprio cruccio per i molti automobilisti che ogni giorno si trovano a percorrerla.
 
Un carico di 40 mila vetture da sopportare quotidianamente per quel nastro d’asfalto valtrumplino, gravato soprattutto dal transito dei mezzi pesanti e dalla mancanza di un’autostrada agognata da sessant’anni e ancora inesistente.
 
Una portata tale che nelle ore di punta (il mattino e dalle 17 alle 19) trasforma il flusso di veicoli in una lunga coda, snervando gli automobilisti alla guida.
 
Una strada allo stesso tempo a scorrimento veloce per necessità eppure ‘paesana’ nella sua configurazione, continuamente soggetta a restringimenti e slarghi.
 
Un ibrido che nel tempo ha cercato di aggiustarsi con rotatorie, attraversamenti protetti, sottopassi, segnalazioni luminose per diminuire il grado di pericolosità nei suoi numerosi punti a rischio, sia sulla direttiva principale che verso Lumezzane, punto di confluenza di tante attività produttive.
 
“Nonostante l’elevato grado di intasamento – dice il comandante della Croce Bianca valgobbina, Adriano Vivenzigli interventi dovuti a incidenti stradali sono in minoranza. Le strade di accesso in Valle e quelle di uscita verso il Cavallo sono a scorrimento veloce, pertanto soggette ad alcuni incidenti, ma fortunatamente gli incidenti mortali si contano sulle dita di una mano nel corso degli anni e quelli con feriti gravi sono davvero pochi”.
 
Strade trafficate quelle che attraversano la Valtrompia, eppure con un numero di incidenti relativamente basso, come si evince anche dalle parole di Francesco Brenna, comandante del Corpo volontari autolettiga Avis di Villa Carcina: “Nel 2012 gli interventi per incidenti stradali sono stati circa 250, la maggior parte per tamponamenti e piccoli urti con impatti a bassa velocità.
 
I tratti più pericolosi della Sp 345 sono a Zanano di fronte alla chiesa, a Sarezzo in prossimità dell'oratorio e della fermata della linea 201, a Villa Carcina in via Marconi nei pressi delle fermate e degli attraversamenti pedonali".
 
"Fra le maggiori cause di incidenti – prosegue il comandante Brenna – ci sono l'alta velocità associata allo stato in guida di ebbrezza e il non rispetto delle distanze di sicurezza; mentre gli incidenti più gravi riguardano l'investimento di pedoni, specie nei tratti della Sp 345 ove sono presenti sottopassaggi, purtroppo spesso non utilizzati".
 
"In quest’ultimo periodo il tasso di incidenti è diminuito – chiude Francesco Brenna –, anche grazie alle numerose rotatorie, alla messa in sicurezza di incroci e attraversamenti e all'installazione di spartitraffico. Interventi utili per la sicurezza della circolazione, con un’unica cosa da migliorare, ossia il potenziamento di segnali luminosi su tutti gli spartitraffico e non solo per alcuni”.
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la Sp 345 al Crocevia di Sarezzo e in località Pregno a Villa Carcina; i loghi del Cvaa di Villa Carcina e della Croce Bianca di Lumezzane.