Lumezzane: la Grande Guerra in una bandiera alpina
di Fonte: Egidio Bonomi, «Giornale di Brescia», 17 novembre 2012

Nei giorni scorsi è avvenuta a Sant'Apollonio la consegna di una bandiera risalente alla guerra del '15-'18 insieme a un elmetto ritrovato sull'Adamello e affidati alla custodia degli alpini. Una bandiera con una lunga storia alle spalle

 
Una bandiera della Grande Guerra intrisa di storia, è stata consegnata al Gruppo Alpini di Sant’Apollonio con la folta presenza di autorità, rappresentanti del volontariato, personaggi noti.
 
Dietro si svela una storia singolare, protagonisti don Arnaldo Morandi, parroco di San Gottardo (sui Ronchi della cittĂ ) e la passata presidente della Croce Rossa bresciana, Loretta Forelli.
 
Don Armando, da curato in San Giovanni, visitava un anziano malconcio, in una soffitta del Carmine, il letto ricoperto d’un cellophane perché dal tetto spiovevano rivoletti e sgocciolii.
 
L’anziano raccontava l’epopea della Grande Guerra vissuta da suo padre, ragazzo del ’99, chiamato al fronte a soli 17 anni. Si commuoveva, il malato, mentre il prete cercava di confortarlo, ascoltando ed emozionandosi a sua volta. Un giorno l’anziano, convinto di dovere un’offerta, confessò che non aveva un soldo e nemmeno altro da donare.
 
Don Arnaldo sottolineava subito che le visite rispondevano a un moto cristiano senza la minima pretesa. Allora il malato si era alzato e aveva tolto da un cassetto una vecchia bandiera, ancora macchiata di sangue, forata dai proiettili: «Ecco - aveva detto - questa l’ha portata dal fronte mio papà. La do a lei così sono sicuro che la custodirà».
 
Il vessillo, senza dubbio, era della guerra ’15-’18. La storia s’intreccia con quella di don Lionello Torresani, cappellano della Croce Rossa Bresciana e prematuramente scomparso. Anch’egli, tra i molti cimeli raccolti, possedeva una bandiera della Grande Guerra, ritrovata sempre da don Arnaldo, quando fu incaricato di catalogare il lascito del confratello.
 
Che fare? Il prete, a sua volta legato alla Croce Rossa, trovava opportuno consegnare i due vessilli a Loretta Forelli che li destinava uno al Museo della Guerra di Castiglione delle Stiviere, il secondo al Gruppo Alpini di Sant’Apollonio, essendo lei nata e vissuta a Premiano e quindi legata da affetti e memorie sempre vive a questa frazione dove, tra l’altro, c’è la sede degli alpini.
 
Dopo la Messa nella chiesa di Premiano, nella sede degli Alpini è avvenuta la consegna della bandiera e d’un elmetto ritrovato sull’Adamello, al capogruppo Vito Bettini, presenti il sindaco, Vivenzi, gli assessori Capuzzi e Alemanno, volontari della Croce Rossa triumplina e della Croce Bianca, mezzo staff dirigenziale del Brescia Calcio, in testa Gigi Maifredi, grazie al legame con la famiglia Bugatti Pagio che ha organizzato il tutto. Una bandiera, un simbolo che si fa racconto e memoria.Â