«Alpe di Zerma»: quando i monti sorridono davvero
di Erregi

È grazie all'iniziativa di persone come Sandra Angela Bregoli e del marito Osvaldo Ronchi che la montagna torna a vivere: a Bovegno rinascono i prati, le erbe officinali, le piante da frutto e addirittura la produzione del prezioso zafferano

 
Questa bella storia di amore per la montagna e per le sue bellezze è ambientata a Bovegno, in località Zerma, a 1.200 metri sul livello del mare, percorrendo la strada che porta ai Prati Magri.
 
È qui che Sandra Angela Bregoli, mamma quarantenne con una laurea in economia e commercio, ha deciso di mollare i ritmi più frenetici, sebbene più vantaggiosi economicamente, del proprio lavoro, e ripartire seguendo i ritmi lenti della natura e della montagna.
 
Insieme al marito Osvaldo, a sua volta grande amante della montagna (e a darne dimostrazione è la sua carica di presidente del Cai locale), la donna ha deciso di cambiare vita e fondare la piccola “Alpe di Zerma”, realtà commerciale che si propone, però, obiettivi molto diversi rispetto ad aziende locali simili.
 
Si comincia nel 2011 con una modesta coltivazione di mirtilli che, però, danno un raccolto insperato e hanno granùde successo. Forti di questa esperienza, marito e moglie, continuano con il “Giardino delle erbe aromatiche”, curando le erbe che spontaneamente crescono in zona: la malva, il timo e l’iperico, con tutte le loro doti alimentari e curative.
 
Da quest’anno, poi, l’esperimento si è ampliato anche allo zafferano: ingrediente preziosissimo e molto costoso perché raro e difficile da coltivare, l’oro rosso è anche una delle cose che rende il Nostrano Valtrompia tanto speciale.
 
E nonostante lo scetticismo e le poche illusioni nutrite, il raccolto è stato, invece, ottimo, e anche se la neve è arrivata a “rovinare la festa” i due gestori sono ottimisti e non intendono farne un dramma o perderci il sonno: si cimentano e vanno per tentativi, con passione e pazienza, investendo energie e non solo ma con tranquillità, senza fretta né rabbia di fronte all’insuccesso o all’imprevisto.
 
Nel frattempo, però, si necessita di una continua preparazione, di aggiornamenti, corsi e lezioni, che marito e moglie seguono con passione sia grazie all’Università della Montagna di Edolo che alle scuole di agraria.
 
Sandra sogna un diploma di accompagnatore erboristico e segue corsi sulle piante aromatiche e officinali, mentre prosegue l’iter per la certificazione “bio”.
 
Fotografie "Bresciaoggi"