Bovegno e l'acquedotto, un divorzio necessario
di Erregi

Anche se largamente criticata dall'opposizione, la scelta dell'amministrazione di affidare la gestione dell'acquedotto ad Asvt era sostanzialmente obbligata: troppo alti i costi e troppo vuote le casse comunali

 
Sale a quota 15 il conteggio dei comuni triumplini che aderiscono alla gestione idrica integrata di Asvt: con l’aggiungersi di Bovegno, però, giungono anche polemiche e preoccupazioni, specie perché da gennaio 2013 l’amministrazione non sarà più in gradi di tenere “congelate” le tariffe a carico delle famiglie.
 
Non c’erano, però, altre strade percorribili, a quanto pare, anche e soprattutto considerando che le spese di una gestione autonoma del servizio idrico erano divenute insostenibili, specie a causa dei numerosi interventi di cui la rete necessita.
 
Ma le risorse idriche di Bovegno sono protagoniste anche di una seconda “contesa”: l’accordo raggiunto tra Comune, Elettrica San Giorgio e Comunità Montana sembra porre le basi anche per il futuro acquedotto di Valle, ma l’amministrazione bovegnese non nasconde lo scetticismo.
 
L’eventuale opera, che se realizzata coinvolgerebbe tutta la Valle del Mella, non è condivisa dalla giunta Aramini che, nonostante tutto, si dice pronta a partecipare all’impresa, ma sempre ponendo come priorità l’interesse della propria popolazione.