Paolo Zanardini e una vita trascorsa in alpeggio
di Erregi

Colliense di origine e pastore da oltre mezzo secolo, Paolo Zanardini, classe 1933, racconta la sua storia attraverso un video-reportage girato dall'Ersaf, con il quale viene narrata una vita straordinaria

 
Una vita straordinaria non tanto perché densa di avvenimenti eclatanti o speciali, bensì per la sua atipica normalità, per la routine seguita senza lamentele da mezzo secolo, per la scelta che oggi suonerebbe anacronistica di dedicarsi all’alpeggio, di passare la stagione in malga, da solo, ad alta quota e da più di mezzo secolo.
 
Questa è la testimonianza straordinaria che, grazie a “Memorie d’Alpeggio”, reportage dell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, è venuta alla luce: Paolo Zanardini ha vissuto gran parte della propria vita tra la Malga Croce e la Malga Ma, sopra la frazione colliense di Memmo, con  le sue bestie a tenergli compagnia e, ovviamente, con la moglie Rita.
 
Ogni giorno gli stessi gesti e lo stesso lavoro che, dopo tutti questi anni diventa rito, automatismo: a cambiare sono solo le stagioni, al caldo segue il freddo e al pascolo in alpeggio segue la necessità di spostare le mandrie e tornare a valle.
 
Questo e molto altro viene raccontato e filmato dall’Ersaf, che è possibile vedere in quest'altro articolo.