Il Crocevia è rosso di rabbia come il torrente Gobbia
di Andrea Alesci

Per il quarto venerdì consecutivo il corso d'acqua che discende da Lumezzane si è colorato di rosso nel tratto della frazione saretina. I residenti ormai sono stufi di assistere impotenti e chiedono un severo intervento delle amministrazioni comunali

 
Invisibili facce di bronzo che nuovamente hanno preso il Gobbia come discarica fluviale. Non c’è tregua per il torrente che da Lumezzane scende verso Sarezzo e Villa Carcina, dove si immette nel Mella.
 
Ieri sera, nella frazione saretina di Crocevia, per il quarto venerdì consecutivo le acque del Gobbia si sono colorate di rosso e riempite di schiuma.
 
Che cosa fare? Continuare ad assistere sgomenti a questi episodi come capita puntualmente agli abitanti del quartiere? Vedere la propria salute messa a rischio dalla criminalità di ignoti sversatori, mentre con l’acqua scivola via anche la civiltà di un’intera Valle.
 
I tecnici dell’Arpa sono stati subito informati, i carabinieri pure, come nelle precedenti circostanze, ma un controllo a posteriori certo non risolve il problema.
 
Interrogati sul da farsi i cittadini chiedono “che le amministrazioni intervengano con pugno duro e perquisizioni a tappeto, perché la situazione non è più tollerabile”.
 
Quando un dente è irrimediabilmente cariato non v’è altra soluzione che eradicarlo. Trovare i denti cariati è compito Comune e non più procrastinabile. 

Nelle foto: il torrente Gobbia come si presentava a Crocevia nel tardo pomeriggio di venerdì 19 ottobre (foto di Giuseppe e Marco Bossini).