Rifugi, stagione di alti e bassi
di Erregi

La crisi non perdona e si ripercuote anche sulla montagna: se, da un lato, gli escursionisti aumentano perché camminare in montagna non costa nulla, dall'altro pernottamenti e pasti calano e così gli introiti dei gestori

 
Un bilancio altalenante quello della stagione estiva dei rifugi del bresciano: anche se i gestori, in generale, concordano che si è registrato un aumento nel numero di visitatori ed escursionisti, la gente è disposta a spendere sempre meno.
 
Ci sono molti più frequentatori della montagna, durante il giorno, ma è raro che si fermino per la notte, nonostante le enormi attrattive offerte dalle località montane del bresciano.
 
Fortunatamente, però, i turisti stranieri, soprattutto tedeschi, non si lasciano intimorire dalla crisi economica e sono grandi amanti di queste zone.
 
Le presenze aumentano, ma i mesi di giugno e luglio, dal punto di vista degli introiti, per i gestori sono stati fiacchi: la gente risparmia su tutto, vacanze comprese e una passeggiata in montagna non costa nulla, ma al momento di spendere soldi per un pranzo al rifugio, magari a base di prodotti tipici, o di decidere se pernottare, il pubblico decide per soluzioni meno dispendiose.