Girelli e Ferrari mettono le dimissioni sul tavolo
di Redazione

Gian Antonio Girelli e Giambattista Ferrari, consiglieri Pd nel consiglio Regionale, spingono perché si raggiunga il numero di 41 dimissionari necessario per far cadere un consiglio Regionale incancrenito da episodi di corruzione

 
La situazione non è più tollerabile. Oggi (ieri, nd), dopo l’ennesimo caso di arresto, quello dell’assessore Zambetti, e un ulteriore filone di indagine che aggiunge un nome alla lista degli indagati portandola a 14, Formigoni non può più fare finta di niente. È giusto, a questo punto, andare subito alle elezioni e staccare la spina a una Giunta ormai troppo compromessa”.
 
Commentano così Gian Antonio Girelli e Giambattista Ferrari, consiglieri regionali del Pd, la notizia dell’arresto dell’assessore di centrodestra, annunciando per oggi, giovedì 11 ottobre, alle 14, nella sede del Pd di Brescia in via Risorgimento 18, una conferenza stampa in cui faranno il punto della situazione e illustreranno le nuove iniziative sul territorio.
 
Le nostre dimissioni sono già sul tavolo – annunciano Girelli e Ferrari –. Questa mattina (ieri, ndr) abbiamo deciso, per protesta, di disertare le Commissioni consiliari. Ora facciamo appello al senso di responsabilità della Lega Nord e le chiediamo di unirsi a noi, consiglieri di opposizione, al fine di raggiungere il numero dei 41 dimissionari necessari a far cadere il Consiglio regionale e quindi andare al voto quanto prima”.
 
Per i due consiglieri bresciani “c’è assolutamente bisogno di andare a un ricambio della classe dirigente e di un nuovo governo. Resistere in queste condizioni significa non volere il bene della Lombardia”.