Un consiglio comunale turbolento per Bovegno
di Erregi

Maggioranza e opposizione accendono i toni sulla questione dell'adesione all'Aato per la rete idrica dell'acquedotto, scelta che, per la minoranza, manda all'aria anni di lotta per la gestione indipendente del servizio

 
Parla con la voce di Manolo Rossini l’opposizione bovegnese, in assoluto disaccordo con la decisione dell’amministrazione di aderire ad Aato per le gestione dell’acquedotto comunale, affidata ad Asvt. “Una scelta deprecabile”, secondo Rossini, che, di fatto, vanificherebbe le lotte degli anni passati per mantenere pubblica l’acqua.
 
Il tutto, secondo l’opposizione, sarebbe dovuto alle “pressioni” dell’Asl riguardo le analisi microbiologiche per definire la potabilità dell’acqua, a quanto pare non del tutto conformi. “Ma quelle stesse analisi del 2011 - continua il consigliere di minoranza -, i dodici campioni di acqua prelevati erano a norma, così come gli impianti di potabilizzazione”.
 
Si difende, il sindaco Aramini, sottolineando l’importanza, sia per la sicurezza che per i rischi giudiziari connessi, di garantire la totale conformità e potabilità dell’acqua, ma ammette, comunque, che, passando la gestione ad Asvt, il Comune non potrà più controllare le tariffe né cercare di agevolare la popolazione.
 
Purtroppo, però, considerando anche l’annuncio di ulteriori taglia nei trasferimenti statali, un taglio da 90 mila euro, la gestione in autonomia non era più sostenibile.
 
Piovono, quindi, altre accuse, secondo le quali l’amministrazione non avrebbe mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale, ma ancora Aramini le rispedisce al mittente: prima delle elezioni si prometteva la gestione diretta, questo sì, ma prima di tutto viene l’osservanza della normativa.